Decisioni scellerate su bar e ristoranti

La situazione italiana nella gestione del Covid 19 sta portando il Paese alla deriva. Da una parte il Cts, scelto dal Presidente del Consiglio e formato da scienziati, e dall’altra parte una grande categoria di lavoratori che non gli viene permesso di lavorare, additati come via di contagio verso i cittadini, prendo l’esempio di baristi e ristoratori, che non ce la fanno più a vivere affogati dai debiti.

Ora basta. Non se ne può più di queste decisioni scellerate da parte del nostro Governo. Si è partiti con divisioni dei tavoli con plexiglas, igienizzanti e nuova normativa anti virus... e tutti i gestori di bar e ristorante si sono subito adeguati. Poi ancora chiusura, poi chiusura anticipata alle 18, sempre garantendo l’asporto, poi chiusura per le feste natalizie e ora anche per l’Epifania.

Intanto si sono inventati i colori dell’Italia...dal biancorossoverde della bandiera al giallo, arancione e rosso. Poi non dimentichiamo che oggi, 5 gennaio, non si sa ancora come comportarsi per il giorno della Befana. Ora c’è il vaccino e mancano medici, infermieri, siringhe, frigoriferi per mantenere a temperatura il vaccino stesso, poi c’è il fenomeno dell’assessore lombardo che dichiara che non si richiamano dalle ferie i sanitari.... scusate ma questo Sig. Gallera vorrei che affrontasse le categorie che pur volendo lavorare non possono.

Non se ne può più. Vorrei in definitiva chiedere come mai sono chiusi ristoranti e bar, o aperti a spot, mentre nei supermercati e centri commerciali si incontrano molte più persone che in un bar o ristorante. Basta, non si scherza con la gente che vorrebbe lavorare e non può.

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