Visione e coraggio per Torino

La preoccupazione per il futuro della nostra città cresce con l’avvicinarsi del prossimo appuntamento elettorale. Le elezioni amministrative sono alle porte, e Torino sente il bisogno urgente di porre un freno al proprio declino sociale ed economico attraverso idee, programmi, visione e coraggio. Questioni delle quali non c’è traccia nella dialettica politica cittadina che vede le due principali coalizioni impegnate essenzialmente a misurare i rapporti di forza interni e a litigare sui nomi da proporre come candidati, senza curarsi di sviluppare qualcosa di tangibile in grado di impattare positivamente sul futuro della città e dei suoi abitanti.

Il centrodestra, solo qualche giorno fa definito “unito e compatto”, si scopre diviso sull’appoggio o meno a quel candidato presentato come civico ma chiaramente proposto da un unico partito della coalizione. Il centrosinistra ha deciso per le primarie, nella sostanza del Pd più che di coalizione, per trovare il nome del suo candidato, al quale toccherà l’ingrato compito di unire il proprio destino a quello di un Movimento aspramente contestato negli ultimi 5 anni. L’accordo con i 5 stelle, infatti, non è in dubbio. Che sia al primo o al secondo turno poco importa, visto che nella sostanza questa alleanza sarà due volte deleteria per Torino. Da un lato porterà nello stesso schieramento partiti divisi su questioni fondamentali, dall’altro consentirà a coloro che nel corso dell’ultimo mandato hanno gestito la città in modo populista e approssimativo di continuare a governarla.

La preoccupazione della Buona Destra non riguarda i nomi dei candidati presentati o i pesi che i singoli partiti potrebbero avere all’interno delle rispettive coalizioni, ma la totale assenza di visione, di proposte, di idee per Torino che le attuali compagini di sinistra o di destra stanno dimostrando. Serve coraggio per ridare slancio alla nostra città, un coraggio che dovrebbe portare le forze liberali, riformiste, moderate a cercare una via alternativa, una piattaforma di idee e di progetti condivisi e seri. I nomi verranno dopo, di conseguenza. Adesso è necessario andare oltre la polarizzazione di una destra e di una sinistra populiste, è necessario costituire un’area razionale e consapevole, che attraverso la competenza possa riaccendere il motore di una città depressa da anni di politiche amatoriali, di parte, fatte di bandierine demagogiche, che hanno trascinato la città in un ciclo di decrescita infelice. Buona Destra ritiene indispensabile accelerare sulla strada della costruzione di questo soggetto alternativo.

Un appello, il nostro, a riunire i soggetti politici credibili e concreti della politica e della società Torinese, per creare quel punto di svolta che riporti la Città ad essere parte integrante del motore di ripresa dell’intero Paese. Aderire a questo appello richiede il coraggio di una netta scelta di campo, il coraggio di staccarsi da un qualcosa di conosciuto e mal sopportato, per intraprendere un percorso nuovo, condiviso e propositivo per il futuro della città e di tutti i suoi abitanti. In questi anni si sono perse troppe occasioni per il rilancio di Torino, non perdiamone un’altra per mancanza di coraggio! Buona Destra c’è, senza barriere ideologiche ma senza demagogia e si propone di lavorare come fulcro e collante di tutte quelle forze che hanno ed avranno realmente a cuore un progetto per Torino.

*Claudio Desirò (Buona Destra Piemonte) e Pietro Piazzolla (Buona Destra Torino)

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