Dialogo semiserio sul centro congressi

Dialogo fra due torinesi scritta da un anziano notabile del Comune di Torino

“Hai visto, sorgerà finalmente il nuovo Centro congressi di Torino!”

“Quale?”

“Quello nell’area Westinghouse , che Fassino aveva ottenuto da Esselunga”.

“Benone! finalmente Torino avrà un polo di attrazione per il turismo dei convegni, che può attrarre fino a 5000 persone alla settimana, e che sarà sinergico col Politecnico, a due passi, e col Centro Tecnologico della Città”

“Speriamo!”

“Perché dici così? Non è sicuro?”

“Tanto per cominciare, il Centro Congressi sarà assegnato, per la gestione, alla Fiera di Milano!”

“E perché mai? Non avevamo, a Torino, dopo aver gestito le Olimpiadi, qualche imprenditore capace di gestire un Centro Congressi?”

“Figurati, ne avevamo perfino uno che aveva coinvolto le associazioni dei commercianti e degli albergatori, che aveva lavorato con il meglio dell’ingegneria torinese, e aveva attivato la raccolta dei fondi per non costringere Esselunga a costruire a proprie spese!”

“E allora?”

“Esselunga ha preferito fare una gara internazionale per il gestore”

“Ciumbia! E come hanno fatto?”

“Han chiamato un consulente che ha gestito la procedura”

“Un consulente? Di dove?”

“Di Milano, naturalmente, come Esselunga”

“E che criteri hanno fissato per la scelta?”

“Chi avrebbe offerto la cifra più alta per l’affitto e chi avesse organizzato più convegni negli ultimi anni”

“E chi ha vinto? La Fiera!”

“La Fiera di dove?”

“Di Milano, naturalmente”

“Il consulente avrà fatto in fretta! Con quei criteri bastava guardare su Google e fare l’asta al rialzo”

“Ci hanno messo quasi due anni, forse non c’era campo”

“Ma dare il Centro Congressi di Torino a Milano è come assumere il lupo per custodire il gregge! Il mercato della convegnistica è fortemente competitivo: i convegni più attrattivi sono contesi, quelli marginali sono snobbati. Vuoi vedere che l’azionista della Fiera, l’area metropolitana di Milano, con il proprio centro congressi a 40 minuti di alta velocità, porterà la polpa a Milano e lascerà l’osso a Torino?”

“È ben quello che temiamo in molti! Torino ha dato la concessione commerciale a Esselunga, e i clienti se li prende Milano”

“E il Sindaco cosa ha detto? Poteva protestare essendo la parte concedente del contratto con Esselunga”

“Ha detto che bisognava festeggiare la conclusione di una annosa vicenda, raggiunta con un operatore importante”

“E Sasso?”

“Pure lui, ma forse non ha capito …”

“Come con le Olimpiadi del 2026?”

“Proprio!”

“E han perso tempo fino alla vigilia delle elezioni”

“Certo, per approfittare della distrazione di tutti”

“Speriamo nel nuovo Sindaco! Che capisca come questa sia l’ennesima svendita di una opportunità di Torino”

“Speriamo davvero”

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