Quanta ignoranza sulla giustizia

Caro direttore,
è disarmante constatare che, nonostante gli sforzi di alcuni giornali, tra cui lo Spiffero, di fare chiarezza sui compiti e le mansioni dei magistrati, ci sia ancora qualche giornalista che non sappia distinguere, nel processo penale, chi ha il compito di coordinare le indagini per acquisire prove di reato con l’obiettivo di esercitare l’azione penale, da chi ha il compito di valutare i fatti processuali presentati dalla procura della repubblica e dagli avvocati della difesa onde emettere una sentenza di colpevolezza o di assoluzione.

L’altra mattina a “Prima Pagina”, su Radio 3, Francesco Cancellato, direttore e responsabile del quotidiano Fanpage, conduttore della trasmissione per la settimana corrente, ha letto e commentato alcuni articoli in merito al “caso Luca Morisi” ex spin doctor di Matteo Salvini. Come si evince, il giornalista ha attribuito alla procuratrice della repubblica, dottoressa Angela Barbaglio, la qualifica di giudice. Se si continua a dare informazioni drammaticamente errate, come si può pretendere che il cittadino non confonda come verità processuale quanto affermato da un procuratore invece di attendere la sentenza di un giudice?

In Italia i procuratori della repubblica e i giudici sono tutti magistrati ma mentre il primo è un magistrato requirente il secondo è un magistrato giudicante, il solo che può emettere sentenza. Forse, visto che l’apparenza è anche sostanza, sarebbe opportuno che, mentre i giudici (magistrati giudicanti) hanno gli uffici presso il Tribunale di Giustizia, i procuratori (magistrati requirenti) avessero i propri uffici in sedi separate, per esempio, presso le sedi delle Forze dell’Ordine che, per altro, coordinano.

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