Destra impreparata. Peggio la sinistra

Caro Direttore,
nei giornali italiani è forte il timore che alle prossime elezioni venga sconfitto il partito dell’establishment, che da anni sta occupando tutte le poltrone strategiche ma non disturba nessun manovratore economico cosicché per la prima volta è stato venduto ai francesi il nostro maggiore gruppo industriale senza chiedere alcuna garanzia per gli stabilimenti italiani. La minaccia fascista è servita per impedire la vittoria di Damiano a Torino ma non ha influito se non minimamente sui sondaggi elettorali.

Il bravissimo Luca Ricolfi, che ora firma per Repubblica, scrive a proposito della Destra impreparata. Non ha tutti i torti, ma di grazia quale partito oggi è preparato ad affrontare mutamenti epocali come la pandemia e come il mutamento climatico? Abbiamo visto le contraddizioni e le insufficienze di Obama come quelle del governo socialista francese e gli errori della politica della austerity europea che solo dieci anni dopo si riconosce sbagliata, mentre a novembre 2011, giusto 10 anni fa, proprio Repubblica oltre al Sole 24 ore la invocavano?

Gli ultimi dieci anni sono stati governati per 8 anni dalla sinistra, per un anno e due mesi da Monti e dai suoi professori e da ultimo dal nuovo alleato del Pd, l’ex premier Conte, e la stagnazione economica ha aumentato la crisi sociale.

Voglio ricordare a tutti che durante la pandemia l’ex ministro Gualtieri insieme all’ex premier continuavano a dire che non avrebbero dimenticato nessuno e oggi abbiamo oltre 1 milione di poveri in più e tante aziende messe in crisi da provvedimenti insufficienti del governo giallorosso.

Da sinistra non è arrivato alcun ragionamento alto sia sulla politica ambientale che sulla gestione della pandemia e sulla nuova politica industriale del Paese.

Siamo proprio sicuri che la nuova amministrazione della nostra città abbia ora personalità in grado di rilanciare Torino che dal 1996 al 2019 ha perso ben 18 punti di PIL rispetto a Milano?

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