Quirinale, Renzi al centro dei giochi

Dopo il raduno di Italia Viva dello scorso fine settimana nel quale Matteo Renzi ha dettato la linea politica del suo partito, ora i nostri parlamentari iniziano la valutazione della manovra finanziaria che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno in corso. Poi nel mese di gennaio 2022 ci sarà subito lo scoglio della votazione per il Presidente della Repubblica ed in quell’occasione vedremo se nascerà, molto probabilmente una nuova maggioranza. Della partita non sarà schierato Sergio Mattarella, in quanto in ogni apparizione negli ultimi mesi, dopo il saluto ai cittadini non perde l’occasione per affermare che non si candiderà per una eventuale nuova rielezione a Presidente. Se pensiamo inoltre a una improbabile ambizione di Draghi, sono convinto che il nostro premier preferisca stare al posto in cui è ora, che permette a tutti noi italiani di stare un po’ più tranquilli, visto che sembra possedere tutti i crismi che un Presidente del Consiglio debba avere.

Allora chi può vestire i panni del nuovo Presidente? Come ha già anticipato Renzi domenica scorsa di nomi per ora non se ne fa pur essendo il toscano, il personaggio che è in grado con pur pochi parlamentari, capace di qualsiasi mossa politica, essendo per quanto mi riguarda uno dei pochi politici in grado ancora di parlare di politica e far appassionare giovani e meno giovani alla politica stessa. Un vero democristiano che fa rivivere chi in quel partito visse numerosi anni. Sarà interessante capire con quale maggioranza verrà eletto il nuovo capo dello Stato, visto che alcuni partiti sembrano aspettare questa scadenza per darsi poi a gambe levate dalla maggioranza. Vedremo....

Intanto assistiamo ad un minestrone di nominativi destinati tutti a fare degli apripista per poi bruciare il nome. Sinceramente non vedrei male come Presidente della nostra nazione personaggi come Pera, La Cartabia, Casini, mentre sono convinto che Berlusconi faccia la fine di Andreotti, che non riuscì mai nell’intento di diventare Presidente della Repubblica. Verrà fuori il nominativo all'ultimo minuto e sono convinto che come sette anni fa il personaggio determinante per la scelta sarà ancora Matteo Renzi, che piaccia o non piaccia, ripeto, è uno dei pochi politici che siede in Parlamento.

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