Letta-Lo Russo, non la solita inciuciata

Che ci sia una forte intesa fra catto-dem (Letta/Lo Russo) è un’ovvia strategia per conquistare progressivamente sempre più potere. Che Stefano Lo Russo sia personaggio “eccellente”, almeno nell’attuale devastata Torino (e forse nell’attuale devastato Pd?) per storia politica, cultura universitaria, visione, ecc. è altrettanto ovvio Che tutto ciò garantisca risultati concreti in un futuro medio-lungo è da vedere.

Letta vola alto ma Torino sarà il terreno concreto di prova di Lo Russo. Un esempio fra tantissimi: a Torino imperversa da almeno 20 anni, almeno in certe vaste zone, il potere assoluto dei Centri Sociali (vedi Askatasuna, potentissimo in tutta Vanchiglia e nei movimenti No Tav), fenomeno quasi unico in Italia (infatti anche a Milano il Leoncavallo è oggi uno spazio che ormai raccoglie fighetti in cerca di emozioni trasgressive ma poco “rivoluzionarie”). Al contrario la violenza, la carica aggressiva, l’arroganza ostentata dai Centri sociali torinesi (Askatasuna in prima linea come leader indiscusso), sono ancora oggi in grado di condizionare (a pieno regime), scelte, azioni, decisioni della città (e non solo). Sostenuti da non si è mai capito quali “numi tutelari” che da decenni inspiegabilmente li proteggono portando le varie amministrazioni alla paralisi nei loro confronti. Tali amministrazioni, infatti, si astengono da sempre dal prendere decisioni organiche e strutturali per affrontare il problema alla radice e risolverlo. Perché? Misteri torinesi!

Dunque, un sindaco che per l’ennesima volta non è in grado di governare e risolvere definitivamente tematiche profonde e pesantissime può essere in grado di assurgere a fulgidi ruoli solo perché voluti dai Letta di turno?  Mi pare un gioco già stravisto in decenni e decenni di politiche (di stile tanto ahimè Dc) basate sul nulla, sull’apparenza conveniente nell’immediato, sull’appartenenza politica gravida di promesse di “potere” crescente in apparati e posizioni che senz’altro gratificano chi ne è protagonista ma che poco o anzi nulla hanno a che fare con l’agire POLITICO NELLA SUA PIENEZZA, dimostrando capacità concrete, preparazione e CORAGGIO nel risolvere problemi complessi e difficili in azioni sul campo, in realtà incancrenite e FORSE sottomesse a “misteriose” quanto perniciose FORZE capaci di PARALIZZARE ogni azione sana e realmente innovativa.

Letta/Lo Russo? Mah, vedremo, assisteremo forse all’ennesima inciuciata politica, e intanto Torino dove e come andrà a finire?

Grazie per l’attenzione

print_icon