Questa volta non sbagliamo i candidati

Egregio Direttore,
Torino, come si vede anche dalle odierne classifiche del Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle città italiane, continua a piazzarsi molto male. Solamente 91ma per i Giovani, d’altronde è tra le prime città per disoccupazione giovanile. Solamente 80ma per gli Anziani, una categoria in grande aumento in città.

Se Cavour, di cui ricorre oggi il 162° anniversario della morte, potesse leggere il giornale si sentirebbe male; lui che ha reso centrale nella politica italiana la nostra città e che con le ferrovie l’aveva messa al centro della economia europea.

Torino non mi pare possa aspettarsi molto dalla attuale amministrazione, di cui nei primi mesi di gestione non ho visto colpi di genio.

Chi non ha difeso, come si diceva, la industria dell’auto ha impoverito la città con tanta disoccupazione ma anche con il calo di lavoro per gli studi professionali come il mio.

Torino per rilanciarsi ha bisogno che vengano accelerati i lavori della Tav e che venga difesa il settore dell’indotto auto che ha ancora tante aziende competitive e evolute.

Torino ha bisogno di essere difesa molto meglio a Roma, in Parlamento e al Governo.

Se guardo gli ultimi dieci anni vedo che i 67 parlamentari piemontesi hanno portato molto poco a casa per Torino e per il Piemonte. Mi sono informato e mi si dice che gli eletti scelti dai coordinatori regionali non rispondevano ai criteri della competenza e del forte attaccamento alla nostra bellissima città. Mi pare ad esempio che abbia fatto di più per Torino l’ex sottosegretario Giachino di tutti i 17 parlamentari di Forza Italia o degli eletti del centrodestra, fatta eccezione per l’on. Riccardo Molinari che con la sua mozione ha avuto un gran merito per far stanziare dal Governo i fondi per il settore automotive. Giachino ha portato a Torino la Autorità dei trasporti, ha avuto il coraggio di organizzare la prima Manifestazione Sì Tav perché, come Lei sa, le madamin sono arrivate dopo. Nel centrosinistra ho notato un grande impegno da parte di Laus e Gariglio.

Questa volta Torino non può più sbagliare un colpo.

Anche se saranno solo più 43 gli eletti piemontesi abbiamo assoluto bisogno che qualcuno abbia i cosiddetti... .oltre a una grande conoscenza dei lavori parlamentari e governativi. I giornali che rappresentano l’anima della città possono difenderla promuovendo candidati che sicuramente ci difenderebbero meglio a Roma.

Cosa ne dice?

Le porgo con l’occasione i migliori saluti

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