Gtt, dialettica e concordia

Con interesse ho letto la risposta a quanto da me scritto su Gtt. Vorrei solo chiarire alcuni punti. Il sostantivo “concordia” significa (dizionario Paravia): conformità di sentimenti, di voleri, di opinioni fra due o più persone, accordo, amicizia, pace. Il suo contrario è: contrasto, disaccordo, disarmonia, discordia, dissidio, divergenza. Il sostantivo “concertazione” (enciclopedia Sapere) è un termine utilizzato in Italia, nella terminologia sindacale, per indicare genericamente un processo di collaborazione alla formazione delle decisioni tra parti sociali, soprattutto in rapporto alle relazioni di lavoro. In particolare, con esso si accenna a esperienze che hanno visto coinvolti, oltre le parti collettive (sindacato e associazioni imprenditoriali), anche i pubblici poteri.

La “concertazione” si propone di realizzare un sistema di consultazione e comune decisione sulle regole e le principali scelte della politica economica, all’interno di un sistema democratico e basato su un’economia di mercato. Se è vero che “proprio la concertazione ha dato fine al modello conflittuale del sindacato e a causa di ciò il consenso sindacale (adesioni) negli ultimi anni è quasi dappertutto calato” anche perché il sindacato confederale “tende a porsi sempre più come istituzione abbandonando la sua originaria vocazione conflittuale”, bisogna tener conto che, essendo la primaria vocazione del sindacato quella di farsi promotore degli interessi e dei bisogni dei lavoratori, potrebbe essere più produttivo dosare “conflitto” e “concertazione” al fine di individuare “soluzioni” efficaci per l’azienda: alla fine tutta la comunità aziendale (lavoratori, manager e proprietà) deve trarne beneficio.

A tal proposito vorrei ricordare la favola allegorica di Menenio Agrippa: «Una volta, le membra dell’uomo, ritenendo lo stomaco ozioso, discostarono da lui e disposero che le mani non portassero cibo alla bocca né che la bocca dovesse accettarlo né che i denti dovessero masticare. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse e l’intero corpo giunse a un deperimento estremo. Di qui si palesò che il compito dello stomaco non è affatto essere nullafacente, ma che, una volta accolti, redistribuisce i cibi a tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così, il senato e il popolo romano, in quanto sono un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute».

Sono quindi d’accordo che in Gtt non ci debba essere solo concertazione ma gli inevitabili conflitti devono superarsi con il metodo hegeliano (tesi-antitesi-sintesi), cioè attraverso un processo dialettico (che non esclude lo sciopero), per giungere a soluzioni concordi. Il trasporto pubblico deve assicurare il servizio a tutti i cittadini che ne fanno uso. Fare in modo che lo Stato garantisca i servizi fondamentali, quali sono appunto i trasporti, anche ai cittadini che non possono oggettivamente permettersi di pagare, è un giusto obiettivo, come è giusto mantenere in servizio tratte il cui numero di utenti non le rende redditive, ma è un obiettivo delle amministrazioni pubbliche locali e centrali e non della singola impresa, pubblica o privata che sia.

Tornando alla Gtt, le eventuali perplessità sul nuovo amministratore delegato sono proprio legate ai volumi che si troverà a gestire e che evidenziano una complessità gestionale-organizzativa non confrontabile all’azienda di provenienza. In quanto ai numeri forniti, ringrazio il sig. Schifone per l’appunto fattomi perché i Km di Gtt sono 70,3 milioni annui e non 703 milioni. In tutti i casi, salvo l’errore di trascrizione sul precedente dato dimensionale, le informazioni sono state ricavate in parte dai siti delle singole società e in parte dai bilanci 2020 dichiarati dalle due aziende di capitale: Bus Company s.r.l. fatturato € 25.695.201, Costo del personale: € 12.746.282, utile € 595.830; Gtt S.p.A. fatturato € 93.376.709, Costo del personale: € 180.139.027, perdita € -19.780.000.

Per finire, errori di dati e di valutazioni ne ho commessi e ne commetterò anche in futuro (sono un essere umano e come tale fallace), ma un errore non nasconde necessariamente un vizio.

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