Grazie don Tonino
Marino Sacchetti 10:36 Domenica 22 Ottobre 2023 0
Grazie don Tonino, eravamo senza casa, e ci hai ospitato, eravamo civilmente morti e ci hai ridato vita. Direi che possiamo sintetizzare in queste due frasi il nostro rapporto con don Tonino. Per otto anni presso la Parrocchia delle Stimmate abbiamo avuto modo di conoscerci, e alcune attività ci hanno avvicinato. Come molti di quelli che danno vita ad un progetto, anche tu vieni sconfessato da chi è arrivato dopo di te, il motivo può essere il pregiudizio, cosa che non dovrebbe far parte della casa di Gesù, il Cristo è inclusione, è speranza, è nuove opportunità.
Eppure, queste cose che sentiamo nei vangeli non molti le seguono, ecco la differenza tra il prete e l’amministratore. Devo dire, che sei un prete e non un amministratore, ma questo a mio parere è un complimento, perché se la tua vocazione fosse stata anziché di seguire il Cristo e diventare sacerdote, allora sì potevi seguire un altro percorso ed essere un amministratore, in quel caso avresti avuto altri carismi, altre doti, un amministratore crea una ditta, fa impresa per il profitto.
L’impresa del sacerdozio non conta il profitto in termini di denaro, non valuta l’amministratore in termini di denaro, valuta l’amministratore di anime, in termini di salvezza delle anime, e magari non è nemmeno apprezzata questa attività in quest’epoca in cui il denaro la fa da padrone e si sostituisce a Dio nella vita quotidiana.
Noi senza dimora che siamo stati accolti da te, con una residenza con la possibilità di avere i documenti, con la possibilità di cercare una crescita e molto probabilmente non siamo nemmeno noi molto bravi come imprenditori del lavoro e dell’amministrazione delle finanze. Però noi qualcosa abbiamo imparato, perché se ci hai accolto un risultato vi è stato. Noi gli ultimi, abbiamo dato vita ad un sistema che non assiste molti, ma quei pochi non li emargina, non li valuta secondo il metro della società moderna. Se hanno fame gli diamo da mangiare. Se hanno bisogno di riposare li portiamo da noi. Però ovviamente noi chiediamo loro di collaborare, di non essere come quelli che sono morti civilmente per tutti anche per le organizzazioni che danno assistenza che li considerano meri numeri statistici. Noi gli chiediamo di agire di fare qualcosa anche con noi per uscire dalla morte. Lazzaro, alzati e cammina. Ecco il concetto che vogliamo esprimere.