Un Paese che chiude bottega
Bruno Murialdo, Alba 10:46 Sabato 24 Agosto 2024 0
Da più di quindici anni, combatto per far sì che qualcuno ascolti il grido d’allarme delle piccole botteghe, quelle attività artigianali e commerciali che costituiscono l’anima dei nostri quartieri. Queste realtà, fondamentali per il tessuto sociale ed economico del Paese, sono ormai intrappolate in una morsa insostenibile fatta di burocrazia, tasse sempre più gravose e una cronica mancanza di apprendistato che impedisce il ricambio generazionale.
Per anni, le mie preoccupazioni e quelle di tanti altri sono state ignorate. Ora, con notevole ritardo, vedo finalmente i giornali e la televisione accorgersi di quella che per noi era già una realtà quotidiana: molte botteghe stanno chiudendo, e tante altre sono sul punto di abbassare le saracinesche per sempre. I media, purtroppo, sembrano scoprire l’acqua calda, ma lo fanno con almeno vent’anni di ritardo.
Mi chiedo: come può un Paese sperare di crescere e offrire un futuro alle nuove generazioni se continua a spingere alla chiusura quelle stesse botteghe che, per secoli, hanno tramandato sapere, creatività e cultura? Senza un cambiamento radicale nelle politiche che regolano il nostro settore, rischiamo di perdere non solo un patrimonio economico, ma anche un pezzo importante della nostra identità collettiva.