Concretezza e ideologie
Bruno Murialdo, Alba 09:02 Lunedì 18 Novembre 2024 0
La politica di oggi richiede un ripensamento radicale. Non possiamo più permetterci di restare ancorati ai vecchi modelli partitici, in cui le contrapposizioni ideologiche tra partiti dominano il dibattito e soffocano la capacità di innovare e rispondere ai bisogni reali dei cittadini. La logica della polarizzazione, che continua a definire destra e sinistra, ha perso la sua efficacia e significato originario: la destra reazionaria e la sinistra rivoluzionaria appartengono ormai al passato e non riflettono più le sfide di oggi.
La politica moderna si gioca su un campo globale, dove l’economia di mercato e la globalizzazione influenzano ogni aspetto della società. Il compito della politica non è più quello di perpetuare battaglie ideologiche senza significato, ma di affrontare le realtà economiche e sociali con soluzioni che portino a una distribuzione equa dei beni, alla creazione di opportunità lavorative e alla costruzione di una pace sociale duratura. L’unica via sostenibile per il futuro è una politica che sappia pacificare e unire, anziché dividere ed esasperare. Se continuiamo a perpetuare visioni politiche arcaiche, guerre, battaglie omicidi di stato, ci avvieremo verso un mondo sempre più frammentato, segnato da conflitti e carestie.
L’epoca attuale impone che i popoli, indipendentemente dalle loro differenze culturali o religiose, si confrontino con una prospettiva di collaborazione per condividere risorse e conoscenze. Questa è la chiave per garantire un progresso inclusivo e sostenibile. Da questo punto di vista, anche le amministrazioni politiche più discusse, come quella di Donald Trump, dovrebbero essere valutate in base ai risultati concreti e non attraverso filtri ideologici preconcetti. È indubbio che molti degli errori odierni derivino dall’incapacità dei partiti di superare l’antagonismo ideologico che li caratterizza da decenni. La storia ci mostra che la politica fatta di slogan e battaglie di principio ha portato a stalli e divisioni, mentre il mondo ha urgente bisogno di soluzioni condivise e di un impegno autentico verso un futuro di equilibrio e prosperità, soprattutto pane e cultura senza barriere.