Dc, quella rivista che segnò la svolta

La Democrazia Cristiana (Dc) rappresenta uno dei partiti cardine della storia politica italiana del dopoguerra, ma è impossibile comprendere a pieno la sua evoluzione senza analizzare le sue molteplici correnti interne, che hanno plasmato il suo percorso ideologico e strategico. Una di queste correnti, “Iniziativa Democratica”, si afferma come un tassello cruciale nel processo di rinnovamento del partito.

L’avventura di “Iniziativa Democratica” prende avvio con la nascita di una rivista omonima, il 18 novembre di oltre settant’anni fa. Questo evento rappresenta l’inizio di un dibattito interno più aperto e vivace all’interno della Dc, segnando una rottura con il passato. Dopo la chiusura delle “Cronache sociali” dirette da Giuseppe Dossetti, che portavano avanti una visione più progressista, “Iniziativa Democratica” ne raccoglie l’eredità, proponendo un progetto politico alternativo e modernizzante. Tuttavia, questa nuova rivista, che ambiva a spostare l’asse politico della Dc verso posizioni più avanzate, termina la sua pubblicazione dopo soli otto numeri. Ciò avviene in prossimità del Congresso del 1952, tenutosi a Roma, dove la priorità diventa quella di preservare l'unità del partito in un periodo di forti tensioni interne.

Nonostante la fine prematura della rivista, il seme piantato da “Iniziativa Democratica” germoglia in una nuova fase di leadership. Attorno alla figura emergente di Amintore Fanfani, si coagula un gruppo di giovani esponenti che, al Congresso del 1954 a Napoli, sfidano l’egemonia politica di Alcide De Gasperi. Questo momento segna il passaggio di consegne nella leadership del partito e la nascita di una corrente capace di raccogliere consensi significativi. “Iniziativa Democratica” si trasforma così in una vera e propria corrente interna, che al congresso riesce a ottenere il sostegno di un terzo degli iscritti. Sotto la guida di Fanfani, la corrente promuove un’organizzazione territoriale capillare, capace di consolidare la presenza della Dc in tutta Italia, contrastando efficacemente l’avanzata del Partito comunista italiano (Pci).

“Iniziativa Democratica” diventa il baricentro del rinnovamento della Democrazia cristiana. La sua azione si fonda su una visione più progressista, che supera l’approccio conservatore di De Gasperi, e apre la strada a un dialogo con il Partito socialista italiano. Questa nuova direzione si rivela cruciale nel definire la strategia della Dc negli anni successivi, guidando il partito verso l’apertura a sinistra e portando avanti il cosiddetto “centrosinistra”.

In conclusione, il contributo di “Iniziativa Democratica” alla storia della Democrazia cristiana va ben oltre la fondazione di una rivista o la nascita di una corrente interna: rappresenta un momento di svolta in cui la Dc si dimostra capace di rinnovarsi, adattandosi ai mutamenti del contesto politico e sociale italiano. Grazie a leader come Amintore Fanfani, la Dc riesce a rimanere rilevante, guidando l’Italia verso un periodo di sviluppo e di stabilità democratica.

*Luigi Filippo Daniele, Liberali e Democratici Bellunesi

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