Il silenzio sulle violenze in piazza

Questa mattina mi sono svegliato e mi sono reso conto di aver sognato una nota stampa del segretario generale della Cgil Landini in cui esprimeva condanna per le violenze dei soliti noti di Torino, ma nulla. Nemmeno dalla segreteria nazionale del Pd una parola in merito, evidentemente Elly Schlein deve aver perso la voce cantando Bella Ciao a Bologna, colonna sonora appropriata, a parer suo, per uno sciopero dei lavoratori. Certo, non ho osato sognare prese di posizione da parte dei vari Conte, Fratoianni, Bonelli forse più estremisti degli stessi estremisti fasciocomunisti che devastano la nostra città.

Il silenzio della sinistra istituzionale sulle violenze della sinistra di piazza, d'altronde, non è una novità ed è quasi d’obbligo considerato il costante inseguimento che la sinistra delle istituzioni attua nei confronti dei violenti, coccolati e fomentati da tempo, a puro scopo propagandistico. È sempre più evidente che questo giochino di piazza e di slogan stia sfuggendo di mano a qualcuno: la sinistra perde costantemente nelle urne e di conseguenza getta benzina sul fuoco del disagio sociale, creando un clima pericoloso dal quale nascono violenze. Una sinistra incapace di proporre contenuti, arroccata in una politica di appartenenza ricca di slogan e povera di proposte, che invoca rivolte sociali per cercare di fare un'opposizione violenta in grado di sovvertire l'ordine democratico costituito elettoralmente.

A farne le spese, i ragazzi delle nostre forze dell’ordine, le nostre stazioni, le nostre città ed i comuni cittadini inermi davanti alla recrudescenza della violenza politica, unica arma illegittima rimasta in mano agli incapaci che oggi guidano la sinistra istituzionale.

*Claudio Desirò, segretario Italia Liberale e Popolare

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