Caro Babbo Natale, ti avanzano 28 milioni?
Igor Boni e Giulio Manfredi* 18:16 Mercoledì 11 Dicembre 2024 0
Caro Babbo Natale,
potresti, per favore, lasciare sotto l’albero di Natale del Presidente Cirio, nel grattacielo della Regione Piemonte, 28,5 milioni di euro? Ti chiediamo dieci minuti del tuo tempo prezioso per spiegarti da cosa nasce questa nostra insolita richiesta.
Nel lontano 2020 riuscimmo a ottenere dalla Giunta Regionale, tramite accesso civico generalizzato, copia del contratto di compravendita, stipulato il 15/07/2004, con cui la Regione Piemonte acquistò dalla società “Ipi Investimenti S.r.l.” i terreni dell’area Avio/Oval (Torino, zona Lingotto), al fine di realizzare il “Parco della Salute” (solo in un secondo tempo fu deciso di destinare una parte di tali terreni alla realizzazione della Sede Unica della Regione Piemonte). Nel contratto di compravendita, a pag. 9 e seguenti, è scritto, fra l’altro: “… la parte venditrice, in coerenza con l’attuale destinazione industriale dell’immobile oggetto della compravendita, si obbliga ad eseguire, secondo la migliore tecnologia disponibile, a propria cura e spese e secondo le previsioni di cui al D. Lgs. n. 22/97 ed al D. M. n. 471/99 solo ed esclusivamente: a) le opere di bonifica necessarie per il rispetto dei limiti di accettabilità previsti per la destinazione d’uso industriale (Tabella 1B del citato D. M. 471/99) o, in alternativa, le opere di bonifica industriale con misure di sicurezza di cui all’art. 5 del D. M. n. 471/99 e, ciò, per la porzione dell’area destinata ad essere oggetto di cessione alla Città di Torino…omissis …; b) le opere di bonifica per il rispetto dei limiti di accettabilità previsti per la destinazione d’uso industriale (Tabella 1B del citato D. M. 471/99) per la rimanente porzione dell’area. Le opere di bonifica di cui al comma che precede comprendono anche la bonifica della falda e l’eventuale bonifica bellica… Resta ferma la totale estraneità della parte venditrice a ogni responsabilità derivante dalla presenza di inquinanti sull’immobile oggetto del contratto … Le parti convengono espressamente che ogni eventuale determinazione, da chiunque assunta, rispetto al progetto denominato “Città della Salute”, diversa da quanto previsto in premessa, in nessun caso potrà produrre effetto alcuno sul presente contratto (e su ciascuno dei patti ed obblighi nello stesso contenuti, ivi compresa la determinazione del prezzo”….”.
Il Codice dell’Ambiente (D. lgs. 3 aprile 2006, n. 152), all’art. 253, comma 4, prevede che “…Nel caso in cui il proprietario non responsabile dell’inquinamento abbia spontaneamente provveduto alla bonifica del sito inquinato, ha diritto di rivalersi nei confronti del responsabile dell'inquinamento per le spese sostenute e per l'eventuale maggior danno subito…”.
Sulla scorta di tali elementi, inviammo tre PEC (il 30/11/12020, il 15/07/2022 e il 17/10/2022) rispettivamente agli Assessori regionali Marrone, Caucino, Tronzano, Icardi e, per conoscenza, al presidente Cirio, richiedendo loro di attivare l’Avvocatura della Regione Piemonte per ottenereun parere giuridico su una possibile azione di rivalsa nei confronti dei responsabili degli inquinamenti per i costi delle bonifiche dei terreni e delle falde inerenti alla realizzazione del Parco della Salute. Nessuna risposta.
Il 25 novembre scorso, l’Assessore regionale Gian Luca Vignale ha risposto per scritto ad un’interrogazione (n. 90/2024) del consigliere regionale Daniele Valle, precisando che: rispetto alla bonifica dei terreni la Regione Piemonte ha completato le attività di bonifica relative ai terreni di sua competenza; rispetto ai lavori di bonifica della falda, si è appena concluso (12/11/2024) il collaudo ambientale e “… Attualmente è in corso di avvio agli Enti competenti la Relazione tecnica, datata ottobre 2024, finalizzata ad ottenere il certificato di avvenuta bonifica a cura della Città Metropolitana di Torino”. Rispetto ai costi totali delle bonifiche, Vignale scrive che “il costo complessivo è di circa € 21.500.000,00 e che con la chiusura dell’ultimo appalto ancora in corso (bonifica Fase 2 della falda) non si prevedono ulteriori impegni da parte di Regione Piemonte, salvo diverse disposizioni da parte dell’Ente tecnico di controllo competente. Sono da aggiungere circa € 7.000.000,00 per la bonifica di terreni inquinati rinvenuti durante i lavori di scavo per la viabilità interrata (non intercettati dai carotaggi e dai prelievi effettuati in fase progettuale e, pertanto, non previsti).”. Infine, rispetto alla fattibilità di un’eventuale azione di rivalsa, Vignale fa presente che “la Direzione competente ha chiesto due pareri all’Avvocatura della Regione Piemonte (l’uno nel 2018, l’altro nel 2021) e che la medesima - in entrambi i casi - ha evidenziato la sussistenza di consistenti rischi di causa nell’intraprendere tale azione”.
La risposta che attendevamo da quattro anni è stata data dalla Giunta Regionale al consigliere Valle: sia sotto la Giunta Chiamparino sia sotto la prima Giunta Cirio fu richiesto un parere all’Avvocatura, e la risposta fu che l’azione di rivalsa era troppo rischiosa.
Noi, caro Babbo Natale, siamo radicali, abbiamo la capoccia dura e cercheremo di ottenere copia dei due pareri dell’Avvocatura per comprendere su quali basi giuridiche sono fondati. Intanto, però, mettiti una mano sul cuore: ti pare giusto che i cittadini debbano sborsare 28 milioni e mezzo di euro per pagare la bonifica di inquinamenti di cui né essi né la Giunta Regionale che li rappresenta sono responsabili?
Non ci resta che confidare nella tua grande generosità.
Grazie, a nome di tutti i cittadini piemontesi
*Igor Boni, Giulio Manfredi, europaradicale.eu