Caro Lo Russo, così non va bene

Caro sindaco Lo Russo,
visto che mi hai definito il tuo censore, mi permetto di sottoporti un’analisi sui tuoi primi 38 mesi di lavoro in Comune. Visto che non mi hai invitato all’incontro delle Ogr, malgrado io da semplice cittadino abbia fatto qualcosa per Torino – dallo spostamento dell’Autorità dei Trasporti a Torino, alla grande manifestazione per la Tav, ai fondi per l’auto – ho letto i resoconti sul Bilancio del tuo lavoro fatto ben oltre la metà del mandato e francamente non vedo le ragioni di tanta soddisfazione.

Torino purtroppo non è sicuramente ripartita. Torino è la prima città per cassa integrazione e come sai in cassa integrazione lo stipendio è ridotto del 30-40%; il numero dei disoccupati è aumentato; le periferie sono sempre abbandonate e insicure, come si è visto sabato scorso all’assemblea in Barriera di Milano alla quale ho partecipato. Il settore auto è in grave crisi a causa di una decisione europea votata dal Pd e che tu avevi appoggiato. Le previsioni su 2025 degli industriali non sono buone come ha detto ieri il presidente della piccola industria, Cellino. La situazione sociale si è aggravata e non esplode solo grazie alla grande rete di solidarietà, a partire dalle dodici mense per i poveri che operano grazie a meravigliosi volontari cui anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo dato una piccola mano raccogliendo ieri generi alimentari. Che la situazione sia così lo conferma l’economista Mauro Zangola secondo cui Torino per raggiungere le altre città deve recuperare 15 punti di valore aggiunto e aumentare il lavoro.

Per fortuna che la Meloni ora in Europa, dopo le elezioni, conta di più e ora possiamo sperare che cambino quella decisone che puntava solo sull’auto elettrica. Meno male che il Governo da un anno sta chiedendo il rilancio della produzione di auto nel nostro Paese e oltre al miliardo dello scorso anno ha stanziato per quest’anno quasi un milione di euro per il settore auto chiedendo in cambio a Stellantis di non chiudere stabilimenti e di riportare una produzione a Mirafiori. Con quello stanziamento si punterà a ridurre il costo della energia in modo da rendere competitivo produrre in Italia.

Dal punto di vista delle infrastrutture nulla è cambiato. Mentre noi difendiamo in ogni modo la Tav, il vicesindaco della Città Metropolitana che tu hai nominato ha mandato il gonfalone della sua cittadina, Condove, alla manifestazione No Tav. Altri sindaci del Pd erano presenti con la fascia tricolore e i violenti di Askatasuna con i quali tu cerchi di dialogare continuano ad assaltare il cantiere.

In quasi quattro anni nulla è cambiato per Piazza Baldissera e per la rotonda Maroncelli. La Città Metropolitana, che tu presiedi, non ha migliorato la viabilità provinciale, la Tangenziale è sempre più insufficiente. Gtt, malgrado l’impegno dei nuovi vertici, non ha avuto miglioramenti salvo l’arrivo dei nuovi mezzi pubblici ma quelli sono stati acquistati con i soldi del Pnrr e per quelli pagheremo i soldi degli interessi. Sulla Linea 2 della metropolitana il progetto partito con Fassino, tredici anni fa, sta arrivando alla fine ma i lavori inizieranno solo tra un anno. Sulla metro ti do atto di aver nominato la persona giusta a Commissario.

I lavori finanziati del Pnrr non sono riusciti però a rilanciare edilizia ed economia. Il commercio continua a soffrire con la chiusura di tante attività commerciali e artigianali. L’aeroporto è sempre tra la dodicesima e la tredicesima posizione in Italia, uno scandalo. Le fiere e i congressi non hanno svoltato. Per fortuna il Governo Meloni ci ha assegnato il Centro per la Intelligenza artificiale e continua a spingere la nostra Cittadella dello Aerospazio. Purtroppo, neanche i capitali privati torinesi sono stati convinti a investire nella nostra città. Le attività sponsorizzate dal Comune e dalla Regione si svolgono tutte nel centro della città accentuando la distanza con la periferia della quale si occupano ormai solo più le parrocchie.

Se invece di convocare alle Ogr solo gli amici avessi indetto gli Stati Generali della Città avresti potuto chiedere a ogni torinese di buona volontà, a partire dalla famiglia Agnelli, di dare un contributo straordinario al rilancio di Torino e della sua economia.

Le notizie positive a questo punto le dobbiamo aspettare da Roma, sia per il settore auto, dai lavori della Tav e finalmente dall’apertura della seconda canna del traforo autostradale del Frejus, la cui costruzione, ti ricordo, venne autorizzato dal Ministero dei Trasporti quando io ero al Governo. La sinistra, infatti, non ha mai visto di buon occhio le infrastrutture e lo ha confermato l’intervento alla trasmissione di Gramellini di Achille Ochetto che ha invitato la sinistra non a battersi per rimettere in moto lo sviluppo economico ma per difendere lo stato sociale.

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