A che punto è la notte?

È la notte fra il 24 e il 25 dicembre 2024, la notte di Natale, un simbolo che per alcune persone ha un significato intenso, per altre no e va bene così, rispettiamo chiunque! La dimensione simbolica rimane (in Italia e in Europa) forte segno di storia, tradizione, profonda cultura segnata da immense e stratosferiche immagini “religiose” che hanno segnato (fra l’altro) la gigantesca produzione pittorico/scultoreo/artistica di geni assoluti per secoli, geni che forse condizionati, hanno dato vita a capolavori ineguagliabili nei nostri '200, '300, '400 e '500, in una produzione abbacinante, ineguagliabile, impareggiabile, in Italia e in Europa, senza confini ideologico/politici, lontani mille miglia dall'attuale deleterio politically correct e analoghe caxxate, artisti sublimi e irripetibili che (inutile vi sciorini i nomi arcinoti), hanno segnato storia, cultura plurimillenaria e realtà socio/culturali.

Erano condizionati dalla potente influenza di una Religione dominante? Sì, probabilmente è possibile, ma in quanto geni riuscirono a esprimere la propria potenza oltre i condizionamenti, fu un’azione potente, geniale, libera e possente. Un esempio fra mille: L’estasi di Santa Teresa d’Avila del Bernini, opera grandiosa di un artista/genio, ma ce ne sono mille e mille altre, di altri geni artisti inarrivabili.

Ora che possiamo realisticamente dire e fare? Rinneghiamo in toto la nostra storia, e soprattutto la nostra gigantesca tradizione artistico/culturale in quanto considerata lesiva di “diritti” rozzamente ignoranti? Squallidi e miserabili pretesti per battaglie politiche che avrebbero invece bisogno di tempra, cultura, preparazione, progettazione, intelligenza e coraggiosa capacità ideologico/culturale per dare vigore a una forte e sostanziosa rinascita. L’ignoranza, la gratuita protervia, la pervicace e sterile nonché penosa rabbia nei confronti dell’avversario, lo stupidissimo accanimento (senza costrutto) nei confronti di chi oggi vince (senza se e senza ma) porta a comportamenti penosi, rabbiosetti, vacui, popolarmente perdenti, inutili e sciocchi.

In conclusione: a che punto è la notte? La nostra notte italiana ed europea? Dove andiamo a parare? Chi dovremmo rinnegare politically correttamente? A chi dobbiamo venderci, a chi ci dobbiamo aggrappare per sopravvivere? Cosa siamo, in Italia e in Europa? Forse la nostra vecchia e anzi troppo vecchia Europa sta morendo (vedi concretamente l’agonia spappolante di Francia e Germania), forse dopo millenni di supremazia ci stiamo disintegrando come è logico che sia nei grandi cicli storici, mah in questa catastrofe di storica portata...non potremmo almeno salvare Giotto, il Beato Angelico, Raffaello, Michelangelo, Bernini, Borromini, Leonardo...e centinaia e centinaia di altri geni assoluti che al di là di ogni ragionevole dubbio hanno segnato la nostra cultura e quella del mondo?

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