Le mosse di Sala
Lunga e notevole intervista di Claudio Cerasa sul Foglio al sindaco di Milano Giuseppe Sala: da leggere ed esaminare. Quante indicazioni, novità, spunti (furbate? Chissà!) e preciso desiderio con ingresso nella politica alta. Una candidatura da presidente della Regione? “Perché no?”. E poi la cancellazione dell’abuso d’ufficio, d’accordo con la separazione delle carriere, insomma pare che il ministro Nordio non le sbagli poi tutte. Sull’Ucraina non ha dubbi, è da difendere (il come poi è da capire soprattutto dopo lo show con umiliazione annessa tra Trump e Zelensky. Il Jobs Act perché distruggerlo e altre osservazioni che si concludono con la solita verifica del campo largo – meglio “coalizione larga” – un secco no agli estremismi e via discorrendo con qualche riferimento a Elly Schlein che è citata poco e con modesto indice di gradimento.
L’ipotesi di una nuova forza moderata? Perché No? Attendo dai commentatori una grande bella analisi perché il vanitoso ma efficiente personaggio merita attenzione. Allunghiamo la lista, peraltro incompleta (ah, la vanità) e osservo la sana e difficile situazione dei vari Renzi e Calenda , ai quali aggiungo pure il nuovo Ruffini e con Sala abbiamo i quattro capponi (il Renzo del Manzoni). Certo un campo affollato: sana concorrenza?
