Inaugurazione fuffa, fine dello Sport
Alessandro Brescia* 07:50 Mercoledì 09 Aprile 2025 0
Lo scorso 21 marzo non c’è stata l’inaugurazione del nuovo Centro Tecnico Federale della Figc, non c’è stata neanche l’inaugurazione dell’avvio dei lavori, come lo stesso sindaco ha ammesso durante la cerimonia davanti all’impianto, le procedure di gara sono in via di conclusione. Eppure, l’invito per l’evento parlava chiaro: cerimonia di inaugurazione del Centro Tecnico Federale "Don Mosso". Tant’è che erano presenti i presidenti della Figc Gravina, il presidente della Lnd, Abete e il presidente del Comitato provinciale Foschia, oltre che sindaco e assessore allo sport della Città di Venaria.
Che cosa abbia voluto inaugurare l’Amministrazione comunale di Venaria non si è proprio capito, ma vista la propensione alla propaganda del sindaco Giulivi e della sua maggioranza, prima della fine dei lavori (che devono ancora iniziare) di inaugurazioni-fuffa ne vedremo non poche. Ma si sa, oggi la politica è soprattutto questo, apparire.
È vero, a Venaria nascerà il nuovo Centro Tecnico Federale della Figc, nella metà dell'impianto sportivo comunale don Mosso (l’altra metà è affidata all’Asd Venaria Reale) affidato in concessione alla Federazione Figc che, ed è l’unica certezza, come ha ricordato lo stesso sindaco terrà per sé il campo principale (quello più bello con la tribuna da 1.000 posti) mentre il campo secondario, più piccolo, avrà un uso promiscuo, ospiterà anche le società di calcio del territorio all'interno di un non meglio precisato calendario (per il quale al momento non c’è nulla di scritto, soprattutto negli atti pubblici, che poi sono quelli che contano).
Certo un buon risultato, come si può non dirne bene. La Città metterà “solo” 350mila euro a fronte di un investimento di circa 2 milioni di euro su una metà dell’impianto oggi dismesso. Che Venaria ospiti un nuovo centro Federale (il secondo dopo Coverciano?) sarebbe anche una bella notizia ma non possiamo tacere (a costo di essere una voce fuori dal coro dell’entusiasmo diffuso) che il beneficio per i ragazzi di Venaria sarà relativo (almeno stando a quanto dichiarato). Infatti, saranno troppo pochi i nuovi spazi a disposizione e comunque insufficienti rispetto alle richieste esistenti.
Infatti, già oggi, i due campi che saranno della Federazione servirebbero interamente, e a tempo pieno, per dare spazio alle esigenze attuali: ragazzi che giocano in altri Comuni, società ospitate in altre strutture, gruppi parrocchiali che sono allo stretto, possibilità di ampliamento per le società esistenti. Come potranno bastare spazi residuali, ritagli di tempo, riservando un orario-finestra nel calendario settimanale della Federazione, avendo a disposizione un solo campo e neanche ad uso esclusivo?
Un tempo, i campi di calcio a disposizione delle società erano 4 al Don Mosso, 1 nell’area ex-san Francesco, dove c'erano anche un campo da calciotto e due campi da calcetto. Quell’offerta per la pratica sportiva di base non c’è più e non verrà ripristinata. Domani l’offerta resterà più che dimezzata, ci saranno soltanto gli attuali due campi nella metà del Don Mosso concesso all’Asd Venaria Reale e alcuni spazi, come già detto, in uno dei due campi dell’altra metà Don Mosso, affidato alla Federazione Figc.
L’Amministrazione si vanta dell’imminente riqualificazione dell’impianto, così come si è vantata per la riqualificazione dell’area ex-San Francesco (ieri calcio, oggi campi da Padel). In parte fa bene, se si guarda all’unico risultato ricercato e perseguito, cioè quello di individuare concessionari privati che potessero farsi carico, della riqualificazione prima e della gestione poi, degli impianti senza costi per la Città. E questo sarà un beneficio per le casse comunali, è indiscutibile. Ma altrettanto indiscutibile è il risultato negativo ottenuto: la rinuncia totale a realizzare politiche pubbliche in ambito sportivo per la pratica dello sport di base. Nelle due aree non c’è nessuna previsione, se non in minima parte, di spazi nuovi rispetto alle esigenze del territorio, a favore dei ragazzi.
Non solo per il calcio, si aggiunga che la Città ha palestre fatiscenti, mentre basket, pallavolo, arti marziali, danza e non solo avrebbero bisogno di spazi adeguati che il palazzetto all’interno dello Sport Club e la palestra del Matitone non sono in grado di garantire a sufficienza.
La fuffa-inaugurazione è solo l’epilogo dell’assenza del pensiero che c’è dietro. Quindi, si va vetrina per mal celare il vuoto politico di un’Amministrazione che deciso di non investire soldi pubblici (se non in minima parte) nella riqualificazione (e quindi nella scelta delle discipline sportive da promuovere e/o rilanciare), e ha deciso di individuare privati cui affidare tutto. E il privato si indirizza sulle attività che consentono (giustamente) una remunerazione per la sostenibilità dell’impianto. Se non è un Comune ad occuparsi di creare le occasioni per la pratica dello sport di base, a favore dei più giovani, vista la valenza educativa che lo sport ricopre, chi ci deve pensare?
A breve toccherà al Bocciodromo. Anche questo è un impianto abbandonato. Per anni ha avuto un importante ruolo come centro d’incontro e gioco delle bocce. In vista c’è un nuovo bando che delegherà al privato la scelta delle discipline sportive da realizzare. Si tratta di scelte politiche dell’Amministrazione Giulivi, ci mancherebbe, ma almeno non chiamateci Città dello Sport. Che della promozione dello sport di base non c’è neanche l’ombra.
*Alessandro Brescia, consigliere comunale di minoranza