Quanti voltagabbana in politica

In questi giorni stiamo assistendo a comportamenti tipici di politicanti attaccati alle poltrone. Molto meglio dire quello che si pensa e lottare dall'interno per cambiare, piuttosto che abbandonare la scialuppa

Caro Direttore,apprendo dai giornali online che alcuni ex coordinatori della Giovane Italia hanno voluto esprimere pubblicamente le ragioni per le quali hanno voluto cambiare movimento. Mi consenta però di dire la verità e porre agli stessi alcune domande. Se non ricordo male il sottoscritto è sempre stato ostentato e giudicato da questi individui, soprattutto nella persona di Stefano Valvo, perché mi permettevo di dire le cose come stavano e quali erano i veri problemi interni al Pdl cercando di modificare le cose dall'interno, ma non ricordo una sola volta che qualcuno di loro abbia detto che avevo ragione, anzi, spesso il loro comportamento è sempre stato quello di difendere "senza se e senza ma" tutto quello che veniva detto e fatto dalle redini del partito. Mi risulta quindi strano, se non del tutto fuori luogo, leggere che proprio loro oggi dichiarano che se ne sono voluti andare perche "tante sono state le delusioni sul piano organizzativo e politico".

 

La prima domanda che pongo al Sig. Valvo è a quali delusioni organizzative si riferisce? Visto che il coordinatore provinciale era lui e doveva essere proprio lui a organizzare il movimento. La seconda domanda che mi pongo è a quali delusioni politiche si riferisce visto che non mi risulta che abbia cambiato soggetto di riferimento, visto che la Giovane Italia ha sempre fatto capo a Giorgia Meloni che oggi ha fondato Fratelli D’Italia. E di conseguenza di quale rinnovamento parla visto che di fatto ha cambiato nome ma i soggetti sono gli stessi. caro Direttore sa qual è la cosa che più mi rattrista? Che questi ex coordinatori dovrebbero rappresentare il nostro domani e il nuovo che avanza. Siamo ben messi! Ricordo nell'ultimo coordinamento provinciale dove era presente il Sig. Valvo, e parlo di poche settimane fa, che lo stesso ha fatto un intervento dove difendeva l'operato del Pdl, dei suoi coordinatori e del presidente Berlusconi, salvo poi poche settimane dopo voltare bandiera dicendo tutto e il contrario di tutto.

 

Questo comportamento a me sembra solo lo stile di una vecchia politica fatta di politicanti attaccati alle poltrone che però oggi non ha più campo nella preferenza popolare. Credo personalmente che sia molto meglio dire quello che si pensa e lottare dall'interno per cambiare quello che magari non è esattamente in linea con i propri ideali, piuttosto che abbandonare la scialuppa nel momento in cui arriva la barca migliore del momento, perché a volte i nuovi modelli dimostrano di avere problemi che ancora non si conoscono. Voglio precisare che questa mia lettera è solo una proposta di riflessione per tutti coloro che vogliono capire come stanno davvero le cose, e che non è certo un attacco, ma bensì l'esternazione della mia felicità nel non dover più lavorare con persone di cui non si conosce il vero pensiero. Concludo augurando a tutti gli ex coordinatori un buon lavoro, sperando che come primo obiettivo abbiano almeno quello della coerenza.

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