Assemblea Nova Coop, un segnale di rinnovato protagonismo

 "Avanti, solidi e concreti, capaci di costruire ricchezza per affermare con sempre maggior forza i valori cooperativi". È questo il messaggio che arriva dalla 35ª assemblea generale di Nova Coop, la cooperativa di consumatori di Piemonte e alta Lombardia che ha riunito a Stresa (Verbania) 250 delegati in rappresentanza dei suoi 583mila soci per approvare il bilancio civilistico e il bilancio consolidato 2023. La novità del voto anche nei negozi o via pec/raccomandata ha fatto salire la partecipazione del 29,6%, portando l'assemblea a sfiorare quota 40mila votanti. I ricavi da vendite e prestazioni della sola Nova Coop hanno raggiunto nel 2023 la cifra di 1 miliardo e 194 milioni di euro. La produzione consolidata di gruppo si è attestata a 2 miliardi e 261 milioni, con un utile che supera i 28 milioni di euro. Il prestito sociale ha raccolto circa 676 milioni, ed è garantito da un patrimonio netto che supera gli 850 milioni. L'assemblea ha confermato la nomina nel cda della cooperativa - organismo composto da trenta membri rappresentativi dei territori - di Marco Gasparini e Daniela Cerra, i due vicepresidenti di Nova Coop cooptati per la prima volta nell'organismo lo scorso ottobre nell'ambito della riorganizzazione aziendale seguita al pensionamento dei predecessori. E' stato anche presentato il bilancio di condivisione 2023 di Nova Coop, documento di rendiconto di come la cooperativa persegue le logiche dello sviluppo sostenibile per generare e condividere valore. Le risorse sono andate soprattutto su progetti di salute, sicurezza alimentare e tutela dell'ambiente. "Il 2023 - commenta il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive - è l'ennesimo anno positivo per la nostra cooperativa, in un contesto nel quale abbiamo comunque operato per limitare il trasferimento delle tensioni inflattive sui prezzi alla vendita, per tutelare il potere di acquisto delle famiglie. Un impegno al quale le istituzioni continuano a chiederci di concorrere, sopportando ulteriori costi in termini di scontistica in una fase già molto complessa, senza peraltro accogliere fattivamente le richieste che la grande distribuzione avanza". "Vorremmo risposte - rimarca - su materie come gli interventi a sostegno delle politiche di efficientamento e innovazione green o una riforma del sistema dei buoni pasto, per salvaguardare e rendere al contempo economicamente sostenibile per gli esercenti un servizio che interessa milioni di lavoratori". 

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