Aggressione tra militanti Casapound Torino, chiuse indagini 

La Procura di Torino ha chiuso le indagini sull'aggressione a un simpatizzante di CasaPound da parte di sei militanti del partito, avvenuta lo scorso 5 aprile nel capoluogo piemontese. L'accusa è di lesioni aggravate in concorso. La vittima, 46 anni, era stata percossa con mazze e pugni davanti all'Asso di bastoni, sede del movimento di estrema destra. L'episodio era avvenuto in seguito a un diverbio tra l'uomo e il leader torinese di Casapound, Matteo Rossino (anche lui tra gli indagati), in occasione di un presidio in piazza Galimberti. Durante le indagini, la Digos aveva sequestrato, a casa dei militanti e nella sede di via Cellini, un tirapugni con lama, un manganello, un coltello, una torcia allungabile, 14 mazze di legno, due tubi di ferro e uno di plastica rigida, due bastoni di carta pressata, due Jammer per rilevare le microspie, due bandiere con il fascio littorio e l'aquila della Repubblica Sociale Italiana. 

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