POLEMICA

Manifestazione Sì Tav, Appendino chiude la piazza

Sabato è previsto il sit-in dei torinesi che vogliono la Torino-Lione e il Comune piazza le transenne del mercatino di Natale davanti alla Prefettura. "Alla faccia del dialogo promesso dalla sindaca" attacca il Pd. Palazzo Civico sospende l'allestimento

“Aspettando i mercatini di Natale” si ostacola l’adunata dei Sì Tav e soprattutto dei No Appendino. Da questa mattina piazza Castello è completamente transennata negli spazi in cui tra qualche settimana arriveranno le ormai tradizionali casette di Natale, che tante polemiche avevano scatenato negli anni scorsi, sia per i mancati permessi di alcuni di loro sia per la sistemazione, spesso luoghi aulici di Torino al punto da far nascere anche una disputa fra la Sovrintendenza dei Beni Artistici e Palazzo Civico. Ma al di là di questo le transenne - installate con tempismo sospetto visto l’anticipo di un mese e mezzo rispetto all’inizio delle festività – creeranno non pochi problemi alla manifestazione che ha il suo clou proprio in piazza Castello. Sul web, intanto, sono già scoppiate le polemiche.

In particolare le transenne sono comparse sotto il palazzo della Prefettura, dove già si sono dati appuntamento sabato scorso i Sì Tav per la loro prima manifestazione, considerata una sorta di prova generale in vista di quella del prossimo 10 novembre.

A sollevare la questione alcuni esponenti del Pd che interpretano la presenza delle transenne come un tentativo di “mettere i bastoni fra le ruote” alla manifestazione di sabato “Sì, Torino va avanti” a favore della Tav prevista proprio in quell’area. “Prove di dialogo - scrive su Facebook il segretario metropolitano del Pd Mimmo Carretta -. Solo ieri Appendino lanciava parole di apertura e oggi chiude... con le transenne. Vediamo domani cosa si inventa” aggiunge ironizzando su “tutta sta solerzia per i mercatini di Natale”. Polemici anche i presidenti della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato, che parla di “opportunità politica” osservando che “si poteva rimandare il cantiere di 3 giorni”, e della 8 Davide Ricca: “ma perché, perché, perché? Cosa sta succedendo a Torino?”, si chiede. “La manifestazione ci sarà e sarà grandissima per dimostrare quanto è grande e coesa la nostra comunità”, assicura su Fb Giovanna Giordano Peretti, tra le promotrici del Gruppo che ha dato il via all’iniziativa di sabato. “Vi prego - dice - di non scatenarvi sul luogo ed ora della manifestazione. Siamo in contatto diretto con tutte le autorità competenti, che devono assicurarci che tutti gli aspetti della sicurezza siano debitamente considerati”.

La replica del Comune, affidata a una nota “degli uffici” e non della sindaca, prova a mettere una pezza al disguido: “La richiesta di allestimento del Villaggio è stata presentata lo scorso 17 settembre e regolarmente autorizzata, a partire dalla mattinata di oggi, 6 novembre, per consentire il montaggio degli stand. Sempre oggi è pervenuta agli uffici la richiesta di suolo pubblico per la manifestazione di sabato. Gli uffici della Città hanno immediatamente richiesto agli organizzatori dei mercatini di sospendere il montaggio per qualche ora, fino alla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si riunirà domattina in Prefettura”.

print_icon