VERSO IL 2019

In campo il "Piemonte del Sì", fronte civico di Chiamparino

A gennaio assemblea per lanciare lo schieramento elettorale, affiancato da comitati in tutta la regione. E chi ha sfilato con i No Tav "evidentemente non condivide più il mio programma". Bilancio positivo di fine legislatura: "Abbiamo ridato dignità all'ente"

Una grande assemblea per dire “Sì al Piemonte del Sì”. La convocherà a gennaio Sergio Chiamparino e rappresenterà di fatto l’inizio di una lunga cavalcata elettorale. “Manderò una mail a tutti coloro che condividono questa idea di Piemonte” dice il governatore nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. Una regione che “ha bisogno di non farsi mettere all’angolo dal Governo gialloverde”. Un perimetro che potrebbe allargarsi, per ora soltanto a livello teorico, fino al centrodestra. E infatti, interpellato su una possibile alleanza anche con Forza Italia, Chiamparino ha replicato: “Io non mando via nessuno...”. “Da questo baricentro politico spero vengano fuori nelle varie città del Piemonte comitati di cittadini disposti a lavorare sui nostri Sì”.

Parla della Torino-Lione, ma non solo. Torna a protestare contro lo scippo olimpico da 29 milioni di euro, risorse passate dalle disponibilità dell'Agenzia Torino 2006 allo Stato, e attacca sull’assenza delle risorse per il riconoscimento di Torino come area di crisi complessa: “Nella manovra non c'è un euro di più su quel capitolo e in Commissione è stato respinto un emendamento presentato dal senatore Mauro Laus per lo stanziamento di fondi aggiuntivi”. 

Sulla Tav ribadisce: “È intollerabile che il governo non dica nulla sul fatto che scade il commissario di governo che poi non è il commissario Basettoni. Finisce l’Osservatorio e nessuno dice nulla”. Chiamparino annuncia l’istituzione da parte della regione di un osservatorio per questo scampolo di legislatura. Non solo: “Non escludiamo referendum consultivo e poi prendiamo in considerazione con il collega della Lombardia Attilio Fontana la gestione in proprio dell’opera, anche finanziaria”. E quei suoi alleati che hanno sfilato con i No Tav (è il caso del capogruppo di LeU, Marco Grimaldi)? “È un problema loro se si ritrovano di più nel programma di chi raddoppia lemme lemme la seconda canna del Frejus e non con noi. Non è un problema mio. Per quanto mi riguarda sul mio programma ci sarà un Sì grande quanto una casa”. 

Quello dei trasporti è il fronte più caldo per Chiamparino. Con il congelamento di 300 milioni di euro dal fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, il Piemonte rischia di perdere circa 27 milioni, mentre sull'Asti-Cuneo "continuiamo a non avere nessuna notizia di Toninelli, che ha deciso di non ricevere me, ma almeno incontri i sindaci che continuano ad aspettare una risposta".

Sulla Tav l'esecutivo non deciderà nulla fino alle Europee e così la grande opera tra Torino e Lione è destinata a diventare ancor più centrale in campagna elettorale. Ma il Sì di Chiamparino è a tutto campo e non riguarda solo le infrastrutture: "Un Sì ai diritti, all’accoglienza, ai giovani e alla natura".

Rivendica l'efficacia delle politiche per l'integrazione gestite dall'assessora Monica Cerutti: “Il Piemonte forse è l’unica regione in cui non si è verificato nessun elemento di tensione nei Comuni sulle politiche di accoglienza e integrazione. Compresi i comuni che ospitano progetti Sprar, messi in discussione dal decreto Sicurezza”. E poi cita i fondi per il diritto allo studio (più che raddoppiati in quattro anni), la nuova legge sulla caccia, le risorse messe sul turismo e in particolare sul sistema della neve: tutti fiori all’occhiello di una amministrazione che “ha ridato dignità a questo ente”.

L'ultimo obiettivo strategico in quest'ultima fase di legislatura riguarda l'autonomia. L'interlocuzione con il ministro Erika Stefani prosegue e si punta a chiudere "magari già entro gennaio" si lascia sfuggire il vicepresidente Aldo Reschigna, secondo il quale è ancora possibile, dopo essere partiti con un po' di ritardo, "arrivare assieme alle altre regioni", cioè Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.