GRANDI EVENTI

Sull'Atp Finals resa dei conti nel M5s

Dopo le Olimpiadi salta anche la prestigiosa kermesse di tennis. Il "governo amico" umilia per l'ennesima volta Torino. Il pentastellato Chessa punta il dito contro chi si oppose ai Giochi. Quattro consiglieri grillini pronti a costituire un gruppo autonomo

Il danno e la beffa. Dopo essere stata esclusa dalla corsa per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, Torino non sarà in lizza neanche per organizzare le Atp Finals di tennis dal 2021 al 2025. Il governo ha negato i 78 milioni di garanzie necessarie per poter rimanere in partita, rifilando l’ennesimo schiaffo a una città che si è ritrovata suo malgrado in mezzo a una rissa tra i due principali azionisti del governo, ormai divisi su tutti ma costretti a stare insieme fino alle elezioni europee per evitare il tracollo elettorale. Il retroscena su quanto accaduto a Roma lo fornisce il consigliere comunale grillino Marco Chessa: “Il Governo, come sempre, ha seguito la linea del partito di minoranza della maggioranza, la Lega, che ha usato le Finals come merce di scambio sul sostegno economico alla candidatura olimpica di Milano e Cortina del 2026: i leghisti, complice la totale mancanza di potere contrattuale e politico del Movimento 5 Stelle, hanno comunicato che in assenza di un sostegno economico alla candidatura olimpica non sono favorevoli al sostegno della candidatura di Torino alle Atp Finals”. Dunque i pentastellati pongono il veto a un sostegno finanziario dell’esecutivo a Milano e Cortina? E la Lega che ha in Giancarlo Giorgetti il sottosegretario a Palazzo Chigi con delega allo sport non concede la fidejussione alla candidatura di Torino. Alla fine dunque il no che affossa la candidatura del capoluogo piemontese inserito nella short list insieme a Tokyo, Singapore, Manchester e Londra.

Chessa, da sempre favorevole anche alle Olimpiadi a Torino, punta il dito contro i suoi stessi compagni di maggioranza che si sono opposti ai Giochi, indicandoli come “i primi artefici di questo fallimento” giacché nei giorni scorsi proprio Giorgetti ha sottoscritto le garanzie per i costi della sicurezza dei Giochi, senza che nessuno nel M5s si sia neanche “degnato di commentare” tale notizia. “Per Torino, quindi, oltre al danno olimpico bisogna pure aggiungere questa nuova beffa – conclude Chessa –. Da torinese, prima che da consigliere comunale, sono offeso da questa decisione”.

Parole che lasciano presupporre una imminente resa dei conti all’interno della maggioranza grillina che sostiene Chiara Appendino (sul tema ancora silente), proprio mentre si accavallano le voci di una possibile fuoriuscita di quattro consiglieri dal gruppo M5s (si tratta di Daniela Albano, Damiano Carretto, Maura Paoli e Marina Pollicino) e la sindaca resta impegnata nella disperata ricerca di 40 milioni per provare a chiudere il bilancio. Per ora l’ipotesi più probabile è che i quattro possano costituire un gruppo che confermerà la fiducia alla prima cittadina, ma che si riserverà di valutare provvedimento per provvedimento, le scelte dell’amministrazione. E dire che su questo evento, almeno, erano tutti d'accordo anche nella maggioranza al punto che il rammarico colpisce anche un partigiano del No come Carretto che su facebook se la prende col governo: “Un evento low cost con ricadute altissime in cui il M5s credeva fortemente. Niente cemento, niente impianti su cui far lievitare i costi a dismisura, niente infrastrutture inutili, niente consulenze affidate agli amici degli amici – scrive su facebook - E la Lega è contraria. Fatevi due domande”.

Deluso anche il presidente della Camera di Commercio Vincenzo Ilotte che definisce “incomprensibile” il mancato accordo tra Lega e M5s. “Se c’è una ragione la spieghino, se invece è solo un dispetto, una ripicca, è chiaro che non si sta facendo l’interesse del Paese” commenta Ilotte. “Per una volta che i Cinquestelle erano d’accordo, dice no la Lega. E davvero grave, irresponsabile. Pensano forse di aiutare così una città per la quale hanno riconosciuto lo stato di crisi? Non capisco come si voglia portare avanti il Paese, come si pensi di poter attrarre investitori stranieri”.

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