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Conflitto d'interessi in Atc, sub iudice un'altra nomina

Si tratta di Luisa Roccia, appena designata dal cda a capo di una delle controllate dell'Agenzia, Exe.Gesi. Il suo studio professionale amministra una casa popolare. Insomma, l'ennesimo pasticcio

Si moltiplicano le poltrone e con esse pure gli inciampi nell’Atc di Torino. Dopo la decisione di affidare a professionisti esterni la guida delle due partecipate dell’Agenzia – Case ed Exe.Gesi – il consiglio di amministrazione, presieduto da Emilio Bolla, sarebbe scivolato sulla designazione di Luisa Roccia - presidente del Collegio dei Geometri - a capo di Exe.Gesi, la società che gestisce i servizi energetici e le manutenzioni nelle case popolari torinesi. Si tratta di una controllata di Atc che ne detiene la totalità delle quote. La Roccia, indicata da Forza Italia secondo la logica spartitoria di Palazzo Lascaris, è infatti titolare di uno studio a Pinerolo che amministra, tra gli altri, proprio un condominio di Atc, peraltro moroso nei confronti di Exe.Gesi per 37mila euro. Insomma c’è un’attività privata che s’intreccia con quella di nomina pubblica. Qualche conflitto d’interesse? Secondo il decreto 39 del 2013 sì. La questione è stata sollevata dagli uffici di Atc e non è sufficiente che lo studio rinunci all’amministrazione di quello stabile, giacché la legge prevede la cessazione di ogni incarico ostativo alla nomina almeno due anni prima della nomina stessa. Dunque la Roccia, se confermata questa interpretazione, non potrebbe essere nominata prima del 2022.

La designazione è avvenuta a maggioranza, con l’astensione dell’ex presidente Marcello Mazzù, espressione del Pd, mentre si sono espressi favorevolmente il presidente Bolla e il suo vice Fabio Tassone. Differentemente a quanto avvenuto nella precedente amministrazione, questa volta il cda di Atc – su sollecitazione della maggioranza in Consiglio regionale – ha deciso di individuare all’esterno i presidenti delle sue due società partecipate, anche per andare incontro alla necessità di garantire le quote di genere. Se negli scorsi cinque anni, infatti, erano i componenti del cda stesso a occupare anche i posti nelle due partecipate (Elvi Rossi, presidente di Exe.Gesi e Noemi Gallo a capo di Case), questa volta non è stato possibile poiché tutti e tre i componenti del board dell’agenzia sono uomini.  

Così, oltre alle perplessità suscitate dalla decisione di individuare i presidenti di Case ed Exe.Gesi senza procedura pubblica, ora c’è anche il rischio che la prima nomina salti. L’ennesimo pasticcio, insomma, dopo quello nell’Atc Piemonte Nord, dove il presidente designato, Marco Marchioni, è stato costretto a rinunciare alla carica, pur rimanendo in cda, per un caso più o meno analogo, mentre nell’agenzia del Piemonte Sud, l’inconferibilità riguarderebbe Mario Canova. Su entrambi c’è un approfondimento in corso dell’Anticorruzione in seguito a una segnalazione.