CENTRODESTRA

Riva Vercellotti "politico incapace", Tiramani strapazza Forza Italia

Oggetto dello scazzo del deputato leghista il mancato voto del consigliere azzurro alla legge sui canoni idrici in Regione: "Il suo è un risibile campanilismo". Gli attriti del passato si sommano al ventilato passaggio del berlusconiano a Fratelli d'Italia

Volano gli stracci nel centrodestra piemontese, in particolare tra Lega e Forza Italia in una roccaforte storica qual è il Vercellese. L’approvazione della legge 59 che ha riconosciuto alle province montane una parte delle risorse generate dai canoni idrici, con tanto di compensazione a quelle aree che montane non sono, ha lasciato una ferita sulla quale ora è il deputato leghista Paolo Tiramani a spargere un po’ di sale. Salutato da tutta la maggioranza come un successo, infatti, il provvedimento non è stato votato da Carlo Riva Vercellotti, consigliere regionale azzurro ed ex presidente della Provincia di Vercelli, salito sull’Aventino perché a suo giudizio le compensazioni (500mila euro) per quelle province pianeggianti sprovviste di derivazioni idriche sono insufficienti. Una posizione che “mi sorprende” è la premessa di Tiramani, secondo cui “la legge che abbiamo votato rappresenta un esempio di attenzione per i territori”.

Secondo il parlamentare e sindaco di Borgosesia “il Piemonte, con questa normativa, si allinea a Veneto e Lombardia, che da sempre riconoscono le giuste compensazioni alle proprie provincie montane,  rispettivamente Belluno e Sondrio. In Piemonte, il cui Statuto riconosce il Vco come provincia al 100% montana, questa legge era discussa e attesa da tempoe ora, grazie in particolare alla Lega, che fonda la propria politica sulla convinzione che le risorse debbano restare dove vengono generate, è finalmente diventata realtà:l’unico commento possibile, dovrebbe essere di grande soddisfazione ed orgoglio”.

Non è la prima volta che scoppia qualche scintilla tra Lega e Forza Italia. Lo stesso Riva Vercellotti, nel 2011, fu costretto a desistere dal candidarsi a sindaco di Gattinara dopo che il Carroccio decise di puntare su un proprio esponente, delineandogli purtuttavia una exit strategy in Provincia. Ora tornano a volare gli stracci. A inasprire ulteriormente gli animi le indiscrezioni riguardo un imminente trasferimento di Riva Vercellotti in Fratelli d’Italia. Tiramani definisce la posizione del consigliere di “risibile campanilismo” che lo colloca “nella schiera dei politici incapaci di concretizzare alcunché, visto che negli otto anni in cui è stato presidente della Provincia non ha realizzato opere pubbliche, lasciando 11 milioni in cassa che ora Eraldo Botta sta trasformando in opere sul territorio, così come è indispensabile che faccia una pubblica amministrazione”. Uno schiaffone che dimostra quanto oggi i rapporti tra i partiti che compongono la maggioranza di Alberto Cirio siano tesi e che potrebbe celare l’irritazione del gruppo leghista a Palazzo Lascaris per il voltafaccia dell’esponente azzurro.

 “Non dubito che, come lui stesso ha ammesso, anche questa volta Riva Vercellotti sia risultato noioso nel sostenere le sue argomentazioni – conclude il leghista –. L’ha sempre fatto, a tutti i livelli, per portare in Provincia soldi che però non ha mai speso... è dovuto arrivare Botta per vedere cantieri nel vercellese”.

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