LAW AND ORDER

La destra alza la tensione, ma diminuiscono i reati

A poche ore dall'approvazione della delibera sulla Sicurezza della Regione Piemonte e mentre FdI promuove manifestazioni contro i "porti spalancati", la Questura fotografa uno scenario in cui quasi tutte le tipologie di delitti risultano in contrazione

Mentre la destra tiene alta la tensione sul rischio sicurezza legata agli sbarchi di stranieri in Italia, i dati della Questura fotografano uno scenario in cui quasi tutte le tipologie di delitti sono in diminuzione a livello nazionale come nella provincia di Torino. Ieri, infatti, si è svolta una manifestazione promossa da Fratelli d’Italia e dall’associazione degli studenti di destra Aliud per protestare contro le restrizioni previste dal governo per le festività natalizie e l’imminente approvazione dei decreti sull’immigrazione – “Italiani segregati porti spalancati” – si registra una diminuzione dei reati nella gestione dell’ordine pubblico.

“Calano i delitti contro la persona e quelli contro il patrimonio, eccezion fatta per le truffe e frodi informatiche che ha visto un decisivo incremento del +8,3% a livello provinciale” si legge in una nota della Questura sul lavoro svolto nel 2020 dalla Polizia di Stato. “Tale incremento – si legge – può ascriversi verosimilmente al frequente ricorso e-commerce a seguito delle chiusure degli esercizi commerciali”. Sul fronte dell’attività di controllo del territorio, gli arresti hanno registrato un aumento del 6,8 per cento: salgono a 2.795 a fronte dei 2.617 dello stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre sono state decretate 816 espulsioni dal territorio nazionale, in netta prevalenza primo provvedimento, ed emessi 1535 ordini di abbandonare il territorio italiano.

Insomma, un quadro che rappresenta una situazione sotto controllo, nonostante la politica di centrodestra ponga costantemente l’accento sul tema della sicurezza, in una costante dicotomia tra quella percepita e quella reale. Come dimostra anche la recentissima approvazione di una legge ad hoc che istituisce il “Controllo del vicinato” con un ruolo attivo dei privati cittadini a supporto delle forze dell’ordine a partire dalle segnalazioni di abusi e delitti.

Per quanto riguarda la violenza di genere si assiste a un lieve calo delle denuncequerele, tra cui percosse e le violenze sessuali rappresentano il 9%. Nel 62% dei casi le vittime sono italiane, nella parte restante, invece, provengono nel 22% da paesi extra Ue e nel 16% da paesi europei. La fascia di età delle vittime che hanno denunciato è compresa tra i 38 e i 47 anni, seguita dal blocco che va dai 28 ai 37. In un anno sono stati sequestrati 600 chili di cannabinoidi e i 57 chili di cocaina, dati che fanno emergere un assoluto primato delle droghe leggero nelle piazze dello spaccio cittadino.

In merito all’emergenza Covid, sono oltre 140mila le persone controllate, quasi 4mila quelle sanzionate o denunciate per l’inosservanza dei provvedimenti, di queste oltre 500 per assembramento. Sono stati controllati 1.580 esercizi per un totale di 120 titolari di attività commerciali sanzionati.

Il contesto pandemico non ha rallentato l'attività dell’Ufficio Immigrazione, mentre la Squadra Mobile di Torino ha portato a termine diverse operazioni, tra cui l’operazione “Altan” condotta in sinergia con i Carabinieri di Cuneo, relativa a una consorteria di matrice ’ndranghetista. Nella circostanza fu data esecuzione all'Ordinanza di custodia cautelare per 12 persone.

Infine l’attività della Digos, che sul fronte interno ha riguardato gli ambienti antagonisti, torinesi e non, in relazione a manifestazioni di violenza che avevano caratterizzato alcuni eventi cittadini, tra i quali gli scontri al Campus Einaudi per i quali sono state eseguite 21 misure a carico di militanti di Askatasuna, anarchici e collettivi studenteschi. Sul fronte No Tav, sono state 33 le denunce nei confronti dell'ala oltranzista del movimento.

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