COVID & ECONOMIA

Controprotesta dei commercianti:
"Ora basta cortei, fateci lavorare"

"Da nove weekend il centro di Torino è ostaggio delle manifestazioni contro il green pass" protesta l'Ascom con una lettera a sindaco di Torino e Prefetto. La presidente Coppa: "Abbiamo già subito abbastanza con il lockdown"

È il momento della controprotesta. Hanno assistito per settimane ai cortei dei no vax e dei no green pass, ora i commercianti chiedono solo “di poter lavorare”. L’appello arriva dall’Ascom: “Da nove weekend il centro di Torino è ostaggio di manifestazioni anti Green pass. Le nostre imprese già provate da periodi di lockdown totali o parziali vogliono lavorare in sicurezza in vista delle festività di Natale” scrive la presidente Maria Luisa Coppa in una lettera al prefetto Claudio Palomba (che in queste ore sta perfezionando il passaggio di consegne con il suo successore Raffaele Ruberto) e al sindaco Stefano Lo Russo.

La numero uno dell’Ascom sottolinea come i consumi siano ancora troppo deboli e le continue manifestazioni in centro e in particolare in via Po possono mettere a rischio la moderata ripresa del settore terziario nella stagione autunnale, in vista anche delle prossime festività natalizie. “Abbiamo bisogno – sottolinea Coppa – di poter lavorare. Siamo sicuri che le Istituzioni ben comprendano lo stato d’animo degli imprenditori che si sono messi in regola immediatamente con la campagna vaccinale, per poter riprendere le loro attività in sicurezza e nel rispetto di tutti. Le imprese non possono ora pagare un altro pesante prezzo con le continue manifestazioni che vedono il centro e via Po ogni sabato ostaggi di cortei e manifestanti”.

E proprio oggi è andata in scena l’ennesima manifestazione di fronte a Palazzo Civico. Un tavolo e sei sedie vuote con su scritti i nomi dei rappresentati delle istituzioni, dal presidente della Regione Alberto Cirio al sindaco Lo Russo. Davanti al Comune è andata in scena la protesta dei No Green Pass, che prende ispirazione da quella di alcuni giorni fa a Roma in piazza del Popolo di Stefano Puzzer, leader dei portuali di Trieste, che ha atteso invano di ottenere udienza dal Papa, da Draghi e persino da Putin. Chiedono di incontrare Cirio e Lo Russo i manifestanti, un centinaio, tra cui alcuni dipendenti comunali e altri di Gtt, l’azienda del trasporto pubblico locale, Avio, Pirelli e il sindacato SI Cobas. In occasione delle Atp Finals vorrebbero portare la loro solidarietà al tennista Novak Djokovic (che loro considerano un No Vax, ndr) e chiedono la revoca del Green pass, tamponi gratuiti e le retribuzioni perse.

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