Congresso e veleni

Dicono che… tra gli iscritti del Pd ci sia chi abbia accolto con un certo fastidio il comunicato ufficiale in cui il partito ha annunciato la scelta del nuovo segretario di Torino, Marcello Mazzù, a cinque giorni dalla data fissata per la presentazione delle candidature. “Un drappello di capataz ha stabilito che di fatto non ci sarà alcun congresso senza neanche consultare gli iscritti” si è sfogato uno dei tanti militanti indispettiti. Un’indicazione, peraltro, che ha lasciato qualche ferita anche sull’ex sindaco di Grugliasco che in qualche colloquio privato avrebbe ammesso di essere rimasto sorpreso della resistenza opposta alla sua candidatura da Gianna Pentenero, neo assessore a Palazzo Civico, che lui ha sempre considerato “amica” prima ancora che sodale politica. E intanto, se a livello centrale il dibattito pare già sopito, qualche schermaglia tra i capi-corrente è iniziata nelle sezioni: a Mirafiori Sud, per esempio, c’è chi s’è insospettito da quelle 70 tessere online emesse in questi giorni dal partito nazionale.  

print_icon