LA SACRA RUOTA

"Sull'auto intervenga l'Europa"

Stellantis chiede politiche di incentivi a livello comunitario per rilanciare un settore che non si è ripreso del tutto dalla pandemia. Obiettivo: quota di mercato tra il 20 e il 22%. Sull'azienda effetti "insignificanti" dalla crisi in Ucraina. Il 10 marzo tavolo al Mise

Una politica europea comune sugli incentivi alle auto meno inquinanti, risorse che devono accompagnare la transizione ecologica verso l’elettrico. A chiederlo è il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares secondo cui “la decisione non dovrebbe essere presa a livello nazionale”. L’occasione è la presentazione del piano strategico alla vigilia di una stagione che segnerà una svolta per i grandi colossi industriali dell’auto: “Il problema – prosegue Tavares – è come l’Europa vuole sostenere la sua industria automobilistica”.

Secondo il ceo, per mantenere la sua solidità, Stellantis deve avere una quota tra il 20 e il 22% del mercato europeo. Uno zoccolo duro dal quale partire per espandersi in nuovi mercati a partire dalla Cina. Ma per consolidarsi nel vecchio continente servono politiche chiare e uguali in ognuno dei paesi membri. “Il problema non sono gli incentivi dei singoli stati – ha spiegato Tavares – ma se l’Europa vuole proteggere la sua industria dell’auto. La domanda che l’Europa dovrebbe porsi è come si possa fare per riportare il mercato al livello pre-Covid, quando si vendevano 18 milioni di auto all’anno contro i 15 milioni di oggi”.

“La questione al centro di tutto – è il ragionamento dell’amministratore delegato di Stellantis – è se l’Europa vuole garantire a tutti i suoi cittadini la libertà di movimento che è la base della democrazia europea, se si vuole difendere il diritto alla mobilità. I governi devono farsi questa domanda”. Tavares ha sottolineato, poi, che l’ibrido “è fondamentale per la transizione perché può garantire l’accessibilità di tutti alle auto visto che l’elettrico ha costi alti. Per l’ambiente può fare molto di più la vendita di auto ibride e meno inquinanti alla classe media che la vendita di un’auto elettrica a un ricco. Il passaggio di massa alle auto elettriche farebbe salire il fabbisogno di energia e di conseguenza dell’energia nucleare”.

Riguardo invece alla guerra in Ucraina, gli effetti delle Sanzioni sfioreranno solo Stellentis. Secondo Tavares saranno “marginali” se non addirittura “insignificanti”. Per quanto concerne l’Italia, infine, i sindacati rendono noto che è stato convocato il tavolo al Mise per giovedì 10 marzo alle 11,30 presso il salone degli arazzi. Saranno presenti i ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando e il vice ministro Gilberto Pichetto.

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