IMMIGRAZIONE

Sbarchi più che raddoppiati, Meloni e Salvini alla deriva

La realtà vince la propaganda. Secondo i dati del Viminale sulle nostre coste quest'anno sono arrivati quasi 90mila migranti (+115%). E pensare che solo pochi mesi fa assicuravano che con il blocco navale avrebbero arrestato il fenomeno. Crescono furti e rapine

La realtà è più forte della propaganda, governare obbliga spesso smentire impegni più o meno solenni venduti un tanto al chilo agli elettori quando si è all’opposizione. Cartina al tornasole è la questione dell’immigrazione, storico cavallo di battaglia di Lega e Fratelli d’Italia che fino a pochi mesi fa ipotizzavano addirittura il blocco navale. Invece, gli sbarchi di migranti nei primi sette mesi del 2023 sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò mai di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane”, tuonava un anno fa, nello stesso periodo d’agosto, su Instagram Giorgia Meloni. “Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. È giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”, concludeva l’aspirante premier. Gli italiani, almeno una parte considerevole, le hanno dato fiducia ma la situazione non è cambiata. Anzi, è peggiorata.

A indicarlo sono i dati del Viminale, retto da Matteo Piantedosi, indicato dalla Lega e che di Matteo Salvini è stato capo di gabinetto ai tempi in cui il Capitano era ministro dell’Interno. I migranti giunti sulle nostre coste sono stati 89.158 rispetto ai 41.435 di gennaio-luglio 2022, con un aumento del 115,18%. Il principale Paese di partenza verso l’Italia è la Tunisia, mentre l’anno scorso era Libia. I rimpatri sono invece stati 2.561 (+28,05%) rispetto ai 2.000 dello scorso anno.

Aumentano furti e rapine – Secondo i dati del ministero dell’Interno, nel periodo gennaio-luglio 2023 sono calati i delitti in generale rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con un -5,4%. È invece stabile il numero degli omicidi (195) ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono in calo del 36,36%. In lieve aumento le rapine (15.486) e i furti (554.975). Il totale delle persone denunciate è di 434.940 (di cui 86.543 arrestate) a fronte delle 490.097 (di cui 90.451 arrestate) nello stesso periodo dello scorso anno.

Meno femminicidi – Si registra anche un lieve calo dei femminicidi: dall'inizio del 2023 fino al 31 luglio sono stati 71 (-7,79%), di cui 57 in ambito familiare affettivo (35 dal partner o dall’ex). I dati del ministero segnalano un calo delle denunce per stalking, che passano da 11.160 nei primi sette mesi del 2022 a 8.607 quest'anno, un aumento degli ammonimenti dei questori (da 1.883 a 2.452) e un calo delle misure di allontanamento dei violenti, che passano da 222 a 182.

Più denunce di crimini d’odio – Le segnalazioni per il contrasto ai crimini d’odio sono state 232 e sono cresciute del 6,9%: la crescita riguarda soprattutto la discriminazione religiosa. Le intimidazioni contro i giornalisti sono invece calate del 28,12% mentre quelle contro gli amministratori locali sono passate da 300 a 258.

Aumentano le operazioni antidroga – Le operazioni antidroga sono invece aumentate del 6,18%. Le operazioni contro la criminalità organizzata sono aumentate del 35,56%. Complessivamente, il numero di beni sequestrati e confiscati è passato da 9.316 a 10.178. Incremento anche del numero dei beni destinati dall’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, aumentato del 126,85% (+141,78 gli immobili).

Presidi negli ospedali – I presidi negli ospedali sono stati incrementati da 126 a 179 e diventeranno a breve 190. Nelle operazioni ad alto impatto nelle maggiori aree metropolitane del Paese sono stati impegnati circa 40mila operatori delle forze di polizia e di altri enti che hanno portato a 308.763 persone controllate, a 696 arrestati, a 3.882 denunciati e a 793 stranieri espulsi.

Crescono i disordini negli stadi – Aumentano le manifestazioni calcistiche con disordini. In generale nei primi sette mesi del 2023 quelle con la presenza delle forze di polizia sono state 1.349 (1.266 nello stesso periodo dell’anno scorso), di cui 115 con disordini e 63 feriti (73 e 38 nello stesso periodo dell'anno scorso).

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