VERSO IL 2024

Valle vuole la bicicletta, ora pedala

Mentre partiti e coalizioni sono ancora al palo il vicepresidente Pd di Palazzo Lascaris parte con un tour sulle due ruote. Tappe in ogni provincia, dove Cirio potrebbe doppiarlo. Meta finale l'incoronazione a candidato presidente della Regione

Si sarà abituato alle fughe in solitaria Daniele Valle. Il vicepresidente piddino di Palazzo Lascaris mesi fa ha annunciato la sua disponibilità a correre a presidente del Piemonte per le Regionali del 2024, ricevendo dal suo partito tante pacche sulle spalle e la raccomandazione di giocare in squadra. Perché in attesa di capire se l’opposizione farà fronte comune e se il centrodestra ricandiderà l’attuale governatore Alberto Cirio, al momento non c’è nessuna corsa. Ma Valle ha fretta, scalpita, e allora ha deciso di dar sfogo al vitalismo tardo giovanile (compirà 40 anni il prossimo ottobre) lanciandosi in un tour del Piemonte. In bici. Non una passerella: 534 Km da percorrere in otto giorni, dalla Val Susa a Omegna, tante tappe toccando ogni provincia per aspirare al traguardo: indossare la maglia rosa del candidato.

“In tanti mi chiedono chi me lo faccia fare. Ma io amo lo sport, soprattutto all’aria aperta e la fatica non mi ha mai preoccupato”. Se lo dice da solo. Devono averglielo chiesto anche alcuni colleghi del Pd in Consiglio regionale, che lo accompagneranno ma non nella sfacchinata (alcuni di loro ne avrebbero bisogno più di Valle che è già secco come un chiodo), come il comunicato diffuso da Valle fa intuire diplomaticamente: gli ospiti “saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle”. Come per la sua candidatura a governatore: nicchiano, non gli rispondono male ma è palese che al momento manchi l’entusiasmo.

Faranno un pezzo di strada con lui, poi lo abbandoneranno al suo calvario. Una traversata in un deserto che rischia di diventare di fango, se Giove pluvio aprirà la doccia come dicono le previsioni. Ma cosa volete che siano 500 Km per uno che ha appena scalato il Cervino? Il problema di Valle sembra un altro, l’appeal della sua candidatura. Valle è il figlio legittimo di un Pd torinese che forse può sperare di vincere dentro la cinta daziaria, ma nelle urne fuori dal capoluogo sembra pronto a venire doppiato dal centrodestra. Era l’ombra del sindaco di Torino Stefano Lo Russo durante la sua campagna a sindaco, un altro ex ragazzo della combriccola che però, a differenza del predecessore a Palazzo civico, Sergio Chiamparino, non parteciperà al tour di Valle. Ad accoglierlo nella sua Novara ci sarà il segretario regionale Domenico Rossi, il quale ha però chiarito che andare alle Regionali 2024 “senza alleanze è come non partecipare”. E così si ritorna a bomba: prima il corridore o prima la squadra? Valle intanto inforca la bicicletta scalpitando sui suoi sandali e alla fine di strada ne avrà fatta tanta, magari non quanta ne ha fatta Bartali.

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