LA SACRA FAMIGLIA

Elkann va dove lo porta il "core". Molla solo le cariche onorifiche

Dopo quella di Exor l'erede lascia anche la presidenza della Giovanni Agnelli Bv per concentrarsi sul business. Che com'è noto è sempre meno auto. L'ultima acquisizione, il 15% di Philips, conferma gli interessi sulla sanità. Invariati gli equilibri interni alla famiglia

John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte che controlla il 52% della holding Exor. La novità, evidenziata da Milano Finanza, emerge dalle carte che ufficializzano l’acquisizione del 15% della Philips. A succedergli una persona esterna alla famiglia: Jeroen Preller, avvocato olandese, partner dello studio legale NautaDutilh. Secondo quanto si apprende la decisione di Elkann, che ha già lasciato la presidenza di Exor mantenendo la carica di amministratore delegato, è dovuta alla volontà di concentrarsi su ruoli operativi. Gli Agnelli-Elkann nei giorni scorsi hanno acquisito una partecipazione del 15% nel conglomerato olandese Philips in una transazione da circa 2,6 miliardi di euro, sostenendo lo sforzo del gruppo di spostarsi dall’elettronica di consumo alla sanità. Come parte dell’accordo, Exor può aumentare la sua partecipazione al 20% e ottenere un posto nel consiglio di amministrazione di Philips. Exor ha dichiarato di voler essere un “investitore di minoranza a lungo termine”.

Nella cassaforte restano sei esponenti dei tre rami della famiglia Agnelli. Nel board della Giovanni Agnelli siedono in rappresentanza della famiglia Andrea Agnelli, Nicolò Camerana, Benedetto Della Chiesa, Luca Ferrero Ventimiglia, Filippo Scognamiglio e Alexandre Von Furstenberg. Oltre a Elkann hanno lasciato Alessandro Nasi e Tiberto Brandolini D’Adda. La Giovanni Agnelli è una società privata di diritto olandese che raggruppa i discendenti del fondatore della Fiat Giovanni Agnelli, costituita con obiettivo di mantenere l’unità e la continuità nella partecipazione in Exor. L’azionista più rilevante è la società Dicembre che continua a essere presieduta da John Elkann, con circa il 38%. Ci sono poi gli eredi di Maria Sole (12,32%) e di Umberto (11,85%) e a seguire gli altri esponenti della famiglia. Ogni anno Exor stacca 100 milioni di euro di dividendi e il 52% va alla Giovanni Agnelli.

Una mossa, quella di non rivestire incarichi nella holding, che secondo alcuni, andrebbe a costituire un parafulmine nella causa con la madre, Margherita Agnelli, che nel contestare l’eredità potrebbe rimettere in discussione il controllo della Dicembre, che a sua volta possiede il 38% della Giovanni Agnelli Bv.

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