VERSO IL 2024

Pd, Valle svolta a sinistra
(e vede il traguardo)

Designazione sempre più vicina per l'aspirante governatore del centrosinistra. Si apre una breccia tra i sostenitori di Schlein: arriva l'appoggio del chirurgo Salizzoni e del vicesindaco metropolitano Suppo. Lui intanto mette in piedi il comitato elettorale

Mettici la prospettiva di un voto anticipato a marzo – rispetto alle elezioni europee di giugno – o anche solo la necessità di partire con la campagna elettorale per provare a ridurre il gap che separa il centrosinistra da Alberto Cirio. Fatto sta che Daniele Valle ha deciso di accelerare e dopo il tour in bicicletta “in lungo e in largo” per il Piemonte è salito sui pedali e impresso un nuovo cambio di marcia alla sua lunga rincorsa. L’incoronazione non è ancora arrivata ma almeno a sentire le voci più autorevoli del Pd è ormai considerata “assodata”. A riprova c’è anche la costituzione, avvenuta nei giorni scorsi, del comitato elettorale che sarà guidato da due avvocate: Costanza Mottino e Donatella Spinelli. L’una, con un passato da consigliere comunale a Biella, è oggi responsabile privacy di Generali, l’altra è stata invece per più di dieci anni a capo dell’avvocatura del Comune di Torino dove proprio Valle fece la sua pratica da avvocato prima di ottenere l'abilitazione alla professione forense.

A un pugno di mesi dalle elezioni il suo resta l’unico nome in campo e dopo aver coagulato attorno alla sua candidatura tutta l’area riformista che al congresso ha sostenuto Stefano Bonaccini, da settimane si concentra sull’altro fronte, quello della sinistra dem che ha votato e fatto votare Elly Schlein. E i primi risultati sono arrivati proprio durante il giro sulle due ruote appena concluso. Non sono passati inosservati i post di sostegno pubblicati da chi non può essere certo annoverato tra i suoi supporter della prima ora. “Forza ragazzo! Pedalare” è stato il messaggio d’incoraggiamento del collega Mauro Salizzoni, il chirurgo, mago dei trapianti di fegato, che sulla scrivania aveva la foto di Che Guevara e al congresso ha votato con orgoglio Schlein. Di fatto, ora, tutta la compagine Pd di Palazzo Lascaris è schierata al fianco di Valle (al netto della posizione di terzietà assunta da Mimmo Rossi da quando è diventato segretario del partito piemontese).

Ma Salizzoni non è l’unica pedina della sinistra dem ad aver preso posizione, al di là delle tante photo opportunity, come quella con l'ex primo cittadino di Milano Giuliano Pisapia. Secondo il vicesindaco metropolitano di Torino Jacopo Suppo, Valle “ha le carte in regola” e “insieme a lui si può costruire un’alternativa seria e competitiva” al centrodestra. Anche Suppo – che è considerato vicino all’assessore ai Trasporti di Palazzo di Città Chiara Foglietta e all’ex eurodeputato Daniele Viotti – ha votato Schlein e c’è chi è pronto a scommettere che tutta quell’area è pronta a scendere in campo per Valle. Si aggiunga la non ostilità del senatore cuperliano Andrea Giorgis ed ecco che alla finestra rimangono solo la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e la vicepresidente del partito Chiara Gribaudo, che un giorno fa filtrare la sua disponibilità a candidarsi in prima persona alle regionali e il giorno dopo ipotizza una corsa per le europee.

Lui, Valle, intanto continua a tessere la sua tela e dopo il dibattito sulla Sanità in Piemonte con l’ex ministro Roberto Speranza (a proposito di sinistra) punta a ottenere il via libera alla candidatura già entro settembre per iniziare a lavorare sulla coalizione a partire dal dossier relativo al Movimento 5 stelle. Consapevole che, numeri alla mano, quello che oggi appare un percorso in salita, senza il contributo di tutti potrebbe rivelarsi una missione impossibile. 

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