La base di Chiara

Apprendiamo dalla stampa libera e democratica che la “disponibilità” di Chiara Gribaudo a candidarsi contro Alberto Cirio alle Regionali del Piemonte “entusiasma la base Schlein”. Non poteva essere altrimenti, di fronte a un gesto di così specchiata militanza, disinteressato e responsabile, animato da spirito di servizio e mosso da sincera passione civile. Una chiamata alle armi, quella pronunciata dalla Ibarruri di Borgo San Dalmazzo, che ha scatenato in poche ore una mobilitazione come da tempo non si vedeva nel Pd. Delegati di fabbrica, semplici iscritti di sezioni sperdute sui bricchi, attivisti dei comitati di quartiere: dai campi e dalle officine, tutti con Ella e con Elly. Emblematiche le parole, riportate dal samizdat katanga. “Chiara Gribaudo è giovane e mi sembra brava e preparata. E io sono convinta che più donne decidono un impegno in politica, migliore è la politica”, commenta una compagna di base, Elsa Fornero, attivista dei movimenti femministi, ricercatrice precaria di economia che, come confida spesso al suo partner e collega, Mario Deaglio, vorrebbe vedere più donne nelle istituzioni, persino ministro (e chissà che prima o poi non tocchi proprio a lei). “Una scelta coraggiosa – le fa eco, Chiara Saraceno, studentessa di filosofia con interessi per la sociologia (spera di andare a Trento), impegnata in una relazione con Gian Enrico Rusconi, promettente germanista e politologo –. Mi pare importante che le donne si mettano in gioco e una scelta di rottura può essere uno stimolo”. Con una base così l’altezza non può dare certo le vertigini.

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