POLTRONE & SOFÀ

Marsiaj leva le tende, Ferrino le pianta. Parte la corsa per l'Unione Industriale

Il nome della regina delle attrezzature sportive circola con sempre maggiore insistenza lungo i corridoi di via Fanti. Ballottaggio con il numero uno di Confindustria Gay? Sulle orme della "pioniera" Licia Mattioli. Con chi sta il presidente uscente?

Ha piantato da tempo le tende in Confindustria e ora punta alla vetta. Anna Ferrino, a capo dell’azienda di famiglia che produce e distribuisce materiale sportivo tra cui appunto tende da campeggio, è l’opzione donna dell’Unione industriale la figura che potrebbe rimescolare le carte in via Fanti, dove in estate è iniziata sottotraccia la corsa per la successione di Giorgio Marsiaj. Fino a poco tempo fa la partita sembrava destinata a risolversi in una designazione frutto di accordi da caminetto di via Fanti, ma qualcosa potrebbe cambiare.

Il nome di Ferrino circola sempre con maggiore insistenza e lei sarebbe pronta a uscire allo scoperto, forte di una rete di rapporti trasversale costruita negli anni. Molto nota negli ambienti confindustriali, dove ricopre il ruolo di vicepresidente con delega alla Sostenibilità e di presidente di AssoSport, l’associazione nazionale dei produttori di articoli sportivi, Figlia d'arte non solo in azienda visto che il padre è tra i fondatori dell'Unione industriale. A partire dai primi anni Duemila ha ricopertonumerosi incarichi. Ora è vicepresidente del Teatro Stabile e siede nel cda delle Ogr. In passato è stata anche consigliere d’indirizzo e vicepresidente della Fondazione Crt, numero due del Comitato per l’imprenditoria femminile e per dieci anni, dal 2009 al 2019, a capo dei tessili dell’Unione industriale. Insomma, non le manca l’esperienza e la destrezza nel muoversi in diversi ambienti. Ferrino non sarebbe neanche la prima donna al vertice degli industriali di Torino, dove a fare da apripista (e rompere il classico tetto di cristallo) è stata Licia Mattioli, al vertice dell’Unione dal 2012 al 2016.

Tra coloro che potrebbero sostenerla non è escluso possa esserci lo stesso presidente uscente, che non vedrebbe di buon occhio un avvicendamento con Marco Gay, attuale numero uno di Confindustria Piemonte, considerato troppo ingombrante. Decisamente in calo, invece, le quotazioni del fondatore di Basic Net Marco Boglione, così come quelle di Stefano Serra, numero uno dell’Amma, l’associazione delle imprese metal meccaniche e meccatroniche, la stessa da cui proviene Marsiaj: due presidente consecutivi provenienti dallo stesso settore? Inusuale, soprattutto dopo che il settore ha perso negli anni il peso un tempo preponderante in seno all'associazione datoriale. Voci e spifferi, naturalmente non confermati, ma che si rincorrono in attesa che la sfida entri nel vivo.

print_icon