URNE VIRTUALI

Tajani flette, Meloni in gran forma

Sebbene abbia (di poco) superato la Lega Forza Italia pare aver arrestato la sua corsa. FdI sempre al primo posto con il 27,8%. Leggero recupero di Pd e M5s (+ 0,5%). Stati Uniti d'Europa arriva al 5%, Anche Avs dovrebbe superare lo sbarramento, a rischio Calenda

Fratelli d’Italia rimane il primo partito con il 27,8% (+0,1% sull’ultima rilevazione dell’8 aprile), mentre le due principali formazioni di opposizione Pd e M5s recuperano almeno mezzo punto ciascuno (rispettivamente i dem al 20,5%, +0,7%, e i pentastellati 16,5%, +0,5%). È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 sulle intenzioni di voto degli italiani. Dalla rilevazione emerge anche che Forza Italia non sembra beneficiare ancora dell’accordo elettorale con Noi Moderati e si ferma al 7,6%, addirittura in calo dello 0,3% come la Lega, ferma al 7,2% (era dal 2015 che il partito di Matteo Salvini non aveva un dato così basso nei sondaggi). Balzo di Stati Uniti d’Europa, che arriva al 5% (+0,4%), e anche Avs torna sopra il 4% (4,4%, +0,5% da due settimane fa). Ancora sotto lo sbarramento Azione di Calenda (al 3,3%, +0,2%)

Lieve flessione generalizzata delle fiducie nei leader rispetto alla rilevazione precedente, con il calo maggiore che tocca Giuseppe Conte e Antonio Tajani (-3%), rispettivamente al 32% e al 27%. Giorgia Meloni è al 36% (-1%), preceduta come sempre dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che continua a riscuotere il consenso dell’ampia maggioranza degli italiani (stabile al 62%). Seguono Elly Schlein, stabile al 27%, Matteo Salvini al 21% (-2%), Carlo Calenda al 15% e Matteo Renzi all’11%. Crescono i giudizi positivi sul Governo che si attestano al 39% (+2%). Quelli negativi sono al 55% (+1%).

Parlando nello specifico delle elezioni europee, a domanda aperta su quali candidati conoscono della lista che intendono votare, solo il 4% degli intervistati sa indicare correttamente uno o più nomi la cui candidatura è già stata annunciata. La conoscenza è più diffusa fra gli elettori del Pd (12%), ma la stragrande maggioranza dei rispondenti non è ancora informata sul tema. Tuttavia, il 41% degli aventi diritto (pari a circa il 66% dei votanti) afferma che, a prescindere dalla sua conoscenza dei candidati presenti, intende esprimere una preferenza sulla scheda. Parlando poi dei fattori che conteranno di più nella scelta di voto, il 21% degli intervistati ha indicato “le proposte della lista sulla politica europea”. Seguono “le proposte della lista sulla politica italiana” (17%), “il leader nazionale della lista” (13%) e “il fatto che sia la lista che vota sempre” (9%). Seguono “i candidati presenti nella lista” (8%) e “i consigli di una persona di cui si fida” (5%). Il 17% non sa rispondere e il 10% non voterà in nessun caso,

Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 17 e il 19 Aprile 2024 su un campione di 801 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%

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