VERSO IL VOTO

"Il Pd fa schifo", parola di candidato

Sui social l'intemerata del giovane Borello, attivista torinese di Fridays for Future, voluto da Pentenero per dare una pittata di verde alla lista dem per le regionali del Piemonte. Iscritto al partito dal 2016, chissà quanti conati porello

Al candidato del Pd, “diciamocelo” il Pd “fa un po’ schifo”. Nella commedia dell’assurdo in cui i dem hanno trasformato le regionali in Piemonte c’è pure quello che si fa mettere in lista per poi cercare voti insultando i compagni di viaggio. Ma a chi si riferisce Andrea Borello, giovane dall’animo ambientalista, attivista di Fridays for future e volontario della Croce Rossa che su facebook si è lanciato in un’intemerata quantomeno fuori luogo? Chi è che gli fa così schifo? Imbarazzo tra chi l’ha voluto in lista, prima fra tutti Gianna Pentenero, che ora si ritrova a sedare lo sconcerto di chi le fa notare tanta sciocca impertinenza. “So’ ragazzi”.

La “storia” di Borello sui social è un mix di nonsense spacciati per freschezza giovanile: “Contro” è il titolo. Contro chi e cosa non si sa, ma in fondo gioventù e sinistra cos’altro sono se non contrarietà? “Chi era contro era comunista” cantava Gaber, mentre più disincantato Guccini ammetteva che “a vent’anni si è stupidi davvero”. Oppure sono i punti a sfavore della sua candidatura, impossibile saperlo perché intanto è scomparsa dai suoi canali. Poi Borello si presenta, per punti. “Sono l’unico con meno di 30 anni”, certo più che un merito è una condizione che molti peraltro gli invidiano, ma va bene. E prosegue: “Sono nuovo, non ho alle spalle anni di esperienza politico/amministrativa” e questo effettivamente non è un bene, il Consiglio regionale non è la Scuola Radio Electra dove si recuperano gli anni lasciati indietro e neanche la sede per uno stage (peraltro molto ben retribuito). Ancora: “Non ho 20k da spendere per la campagna elettorale”, bene ma non benissimo, qualche soldino bisognerà investirlo per stampare almeno i santini, per quanto alternativo uno voglia essere. E poi la perla: “Sono nella lista più importante, quella del Pd, che però (diciamocelo) fa un po’ schifo”, con la “o” sostituita da un emoji con la faccia che sta per vomitare.

Annamo bene, direbbe Sora Lella. Ventiquattro anni di Caselle Torinese, Borello ha la tessera del Pd dal 2016. Chissà quanti conati, poveraccio. Si è diplomato al classico e laureato in Scienze internazionali. Tifa per Greta e per il Toro. Sui social, dov’è molto attivo, spiega in brevi video la politica e l’attualità ed è pure stato premiato “Cittadino europeo del 2021”. Insomma, il ragazzo si farà (o forse si è fatto già).

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