VERSO IL VOTO

Scazzi e ripicche in FdI: Donzelli mette Bongioanni nel Sacchetto

Prosegue l'ostracismo verso l'ex assessore leghista all'Agricoltura, che vuole candidarsi alle regionali in Piemonte. Il partito di Cuneo prova a tenerlo fuori (perché ha troppi voti), ma a Roma vogliono i più forti in lista. Come andrà a finire?

Il caso monta da settimane. A pochi giorni dalla presentazione delle liste per le regionali in Piemonte, a Cuneo non si sa ancora se Fratelli d’Italia candiderà o meno Claudio Sacchetto, ex assessore all’Agricoltura della giunta regionale di Roberto Cota, un tempo leghista prima di prendere la tessera del partito di Giorgia Meloni, nel 2022. È passato un anno e mezzo da quella scelta, seguita dalla disponibilità a correre per le regionali. Aveva anche stretto delle alleanze nella sua provincia: prima il ticket con Federica Barbero Invernizzi e poi anche con Giovanni Crosetto, nipote del ministro della Difesa, entrambi in corsa per uno scranno a Bruxelles. Negli ultimi giorni però la sua campagna ha subito uno stop. Congelate le iniziative, bloccate le affissioni.

Cosa è successo? “Qualcuno teme la sua forza elettorale” si maligna in Granda. E gli occhi sono puntati su Paolo Bongioanni, capogruppo uscente di FdI a Palazzo Lascaris, che fin dall’inizio ha provato a stoppare Sacchetto. I due si giocherebbero il primo posto in lista, quello buono per ottenere un assessorato: Bongioanni punta a Sport e Turismo, l’ex leghista vorrebbe tornare a occuparsi di Agricoltura. E così, se prima la candidatura di Sacchetto sembrava scontata ora non lo è più.

Voci interne al partito di Meloni raccontano di un tentativo del segretario provinciale William Casoni (pure lui ex assessore di Cota, oggi vicino a Bongioanni) di spedire a Roma una lista chiusa di cinque nomi, tra i quali non figurava Sacchetto, poi invece proprio dalla Capitale devono essere arrivati input diversi. Come su Torino, dove è stato chiesto a tutti i big di misurarsi per aumentare la competitività della lista, così anche a Cuneo l’intenzione è di capitalizzare al massimo il momento favorevole, schierando i candidati più forti. Così pare che a Casoni sia toccato spedire un elenco ampio, di sette o otto nomi, tra i quali l’inner circle della premier – su tutti Giovanni Donzelli – sceglierà. Tra questi figura anche Sacchetto, ma non è scontato che alla fine riesca a spuntarla.

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