FINANZA & POTERI

In Crt continuano le stecche. Voce di Soprano (e Terzi)

Le ex toghe, consiglieri d'indirizzo della fondazione bancaria nel precedente mandato, s'indignano per il cosiddetto "patto occulto" e chiedono a Mef e Palazzo di giustizia di "fare presto". Fecero coppia anche per il Quaglia-bis

Un cortese diniego. È quello opposto dal magistrato Arturo Soprano, presidente emerito della Corte d’Appello di Torino, alla richiesta del presidente ad interim di Fondazione Crt Maurizio Irrera. Una riunione rivolta anche agli ex consiglieri di indirizzo cessato il 19 aprile, per fare chiarezza sul patto occulto per indirizzare i voti del Consiglio di indirizzo da cui è nato lo scandalo che ha finito per travolgere anche il presidente Fabrizio Palenzona.

Ma c’è di più nella lettera di Soprano, dove esprime “profonda indignazione per la grave condotta di alcuni Consiglieri della Fondazione (non meno di 10-13, da quanto emerge della documentazione raccolta e diffusa dalla presidenza della Fondazione), i quali avrebbero aderito a uno scellerato patto occulto, teso evidentemente ad assicurare ai pattisti il controllo di nomine interne alla Fondazione, di incarichi esterni in partecipate o controllate alla Fondazione e, in genere, di affari rientranti nella competenza esclusiva del cdi o del cda della Fondazione”. Un accordo “contra jus” e che è non è rimasto teorico: “Il patto non è rimasto inattuato o a livello di semplice bozza, ma ha, anzi, con apprezzabile grado di certezza, trovato puntuale ed effettiva realizzazione in occasione della recente votazione per la nomina dei nuovi componenti del Consiglio d’indirizzo”, si legge nella missiva di Soprano. Basta confrontare il verbale di votazione con dentro i 9 consiglieri uscenti poi confermati con i partecipanti al patto occulto. Le “singolari e sorprendenti coincidenze” tra i due elenchi sono sì “prive di sicura valenza probatoria”, ma costituiscono “gravi elementi indiziari”. Da qui l'augurio che il Mef e la Procura di Torino facciano chiarezza al più presto.

Leggi la lettera di Arturo Soprano

L'altra missiva è stata inviata a Irrera dall'ex magistrato Massimo Terzi. "Chiedo conferma che prima della riunione del consiglio di indirizzo del 30 aprile, anche al fine di valutare se parteciparvi - si legge - saremo tutti messi a conoscenza delle dichiarazioni rese da ciascun componente degli organi della Fondazione in ordine alla sussistenza di un conflitto di interesse con riguardo alla richiesta pervenuta dall'Autorità di Vigilanza per avere preso parte agli accordi oggetto della richiesta medesima".

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