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Imbecilli Pro-Pal al Primo Maggio, imbrattato il Caval 'd Brons

Una scritta con la vernice rossa su uno dei monumenti simbolo di Torino. Epilogo di un corteo in cui lo "spezzone sociale", guidato da Askatasuna, ha inneggiato ad Hamas e urlato i soliti deliranti slogan. Sotto la pioggia battente la tradizionale manifestazione

Il Cavàl 'd Brons, uno dei simboli di Torino, è stato imbrattato con una scritta alla fine della manifestazione del Primo Maggio. Alcune persone, che non sono state ancora identificate, hanno scritto con della vernice rossa “Palestina libera”, alla base del monumento storico dedicato a Emanuele Filiberto, nella centrale piazza San Carlo, dove si è concluso il corteo, a cui avevano partecipato alcune migliaia di persone. Le forze dell’ordine stanno indagando per risalire agli autori del gesto. Alla fine degli interventi delle istituzioni e dei sindacati confederali, in piazza erano arrivati gli attivisti dello spezzone dell'opposizione sociale, che erano saliti sul palco, posto di fronte al monumento. Uno spezzone che si era caratterizzato anche per striscioni e bandiere pro Palestina.

In alcune migliaia sono scesi a Torino in piazza per il tradizionale corteo, nonostante una fitta pioggia che ha accompagnato la manifestazione per tutto il suo percorso dalla centralissima piazza Vittorio Veneto a Piazza San Carlo. Stesso punto di arrivo e stesso punto di partenza di sempre ma con un tragitto differente per via dei lavori in corso in via Po. Ad aprire i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Stefano Lo Russo con a fianco l’assessora comunale e candidata alla presidenza della Regione Piemonte per il centrosinistra Gianna Pentenero.

In coda ha sfilato lo spezzone dell’opposizione sociale, antagonisti e anarchici, aperto da una grossa bandiera della Palestina dietro cui si sono ritrovati gli attivisti del centro sociale Askatasuna e i vari collettivi studenteschi, i No Tav e la sinistra radicale. Molti gli slogan contro il governo e contro la presidente del consiglio Giorgia Meloni. “Siamo in tanti nonostante il governo abbia tentato di demonizzarci” afferma un delegato della Cgil. “La pioggia non ci ha fermato, Torino deve rialzare la testa” dicono dalla Cisl. Sul palco in piazza San Carlo ci sono stati gli interventi del sindaco, di un delegato della Cisl Fp che lavora all’ospedale Mauriziano, una delegata Uiltucs impiegata nella rete Carrefour, un delegato Fiom agli Enti centrali di Mirafiori e in rappresentanza dei sindacati confederati il segretario generale Uil Torino e Piemonte Gianni Cortese. Nonostante i timori non si sono registrate tensioni durante la manifestazione e i centri sociali sono saliti sul palco dopo che è stato abbandonato dalle istituzioni.

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