PALAZZO CIVICO

Lo Russo scrive ai giovani ma sbaglia indirizzo. 45mila Sport Card al macero e privacy violata

Per un errore della ditta incaricata dal Comune di Torino l'iniziativa rivolta ai ragazzi si è trasformata in un pasticcio. Diffusi dati sensibili. Opposizioni contro il sindaco. Palazzo civico si difende: "Nei prossimi giorni un nuovo invio"

Il postino busta sempre due volte, soprattutto quello che deve recapitare la Sport Card del Comune di Torino. Così un’iniziativa sulla carta lodevole rischia di trasformarsi in un boomerang: 45mila “sport card” per i ragazzi dai 14 ai 19 anni spedite a indirizzi sbagliati. Caos e dati sensibili in giro per la città che hanno costretto l’amministrazione ad annunciare subito un nuovo invio, provvedimenti verso l’azienda cui era stato appaltato il servizio e segnalazione al Garante per la Privacy. La card, accompagnata dal claim Let’s To, era stata pensata per favorire l’accesso all’attività sportiva e ricreativa dei più giovani, con accesso gratuito agli impianti per lezioni di prova e scontistiche sulle visite mediche, ma “a causa di un errore da parte della società incaricata della distribuzione, che ha generato un disallineamento dei destinatari delle buste con quelli delle tessere, la card è stata inviata ai destinatari sbagliati” ammette con una nota Palazzo Civico. La ditta in questione è la Tipografia Commerciale di Venaria. A finire nella bufera, suo malgrado, è invece l’assessore allo Sport Mimmo Carretta per quanto non ci siano responsabilità dirette da poter imputare a lui o al suo assessorato.

“La privacy di molti ragazzi torinesi è stata violata per un errore grave dell’amministrazione, ne abbiamo chiesto conto come Torino Bellissima in un question time urgente per il Consiglio comunale di lunedì” annuncia il consigliere Pierlucio Firrao che parla addirittura di (improbabili) class action che potrebbero intraprendere alcuni genitori. “Non ne azzeccano una” rincara la dose il grillino Andrea Russi che censura la scelta di inviare la tessera cartacea. La Torino Sport Card, infatti, è l’evoluzione di PasSporTo, ma la tessera che prima era digitale in questa nuova versione è tornata a essere materiale, spedita in modo massivo con allegata la lettera firmata, appunto da assessore e sindaco Stefano Lo Russo. Per Russi una “becera operazione di marketing (soprattutto politico) certamente costosa e comunque piuttosto mal riuscita”.

Dal Comune, intanto, si corre ai ripari: “A breve verrà attivata una nuova spedizione, che recapiterà le tessere con il nominativo corretto di tutti i beneficiari. Soltanto il secondo invio, che arriverà per posta nelle prossime settimane, conterrà la tessera corretta e utilizzabile, come sarà indicato sulla busta e nella lettera di accompagnamento”.

print_icon