La versione di D'Arrando

Gentile Direttore,
In merito all’articolo apparso il giorno 21/01/2019 sulla vostra testata, dal titolo: “Casa popolare alla deputata grillina, non ha segnalato il super reddito”, a firma di Oscar Serra, voglio precisare quanto segue.

Nel dicembre del 2015 lavoravo per una società di call center e sono passata dal ruolo di operatrice a quello formatrice, con una variazione contrattuale che da Co.co.co., mi ha vista passare alla tipologia tempo indeterminato, guadagnando così “l’esorbitante” cifra di 900 euro netti che mi farebbero quindi percepire un “super reddito”, come da voi scritto. Trattandosi di una variazione minima, non l’ho comunicata all’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, anche perché nel 2016 sono stati comunque presentati il Cud e l’Isee, che ricordiamo, accerta il reddito anagrafico del nucleo famigliare, in questo caso composto da mia madre, mia sorella e me, fino a quando non troverò un altro alloggio, che sto già cercando ogni volta che posso tornare a Collegno da quando sono stata eletta 10 mesi fa.

Vorrei inoltre specificare che ogni due anni l’ATC esegue un censimento socio-economico dei nuclei assegnatari delle case popolari per verificare se esistono ancora i requisiti per la permanenza nell’alloggio e per aggiornare i canoni di locazione. Censimento che abbiamo regolarmente fatto nel 2016 e che aspettavamo di fare anche nel 2018, proprio per comunicare anche la mia variazione di reddito in virtù del mio ruolo di PortaVoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati dopo le elezioni del 4 marzo 2018. Censimento che però non è stato ancora effettuato dall’Agenzia.

Mi stupisce che proprio nell’articolo si parli di “un errore veniale, probabilmente una dimenticanza”, senza però contattare la diretta interessata.

Ovviamente verranno saldati gli arretrati, che equivalgono a circa 1000 euro per due anni, a causa dei miei 900 euro di stipendio percepiti dal 2015. Ma per onor di cronaca in questo articolo, per non rischiare di trarre in inganno il lettore, si sarebbe dovuto fare riferimento a quali cifre ci si riferisce, alla mia dichiarazione Isee presso il patronato e al mancato censimento per l’anno 2018 dell’ATC.

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Ringraziamo l’onorevole D’Arrando per i chiarimenti, che peraltro non smentiscono nulla di quanto da noi pubblicato. Allo stesso tempo ribadiamo che la “variazione” non è “minima”, giacché il reddito tra il 2015 e il 2016 di fatto è raddoppiato, passando da circa 7mila euro a circa 13mila. È vero che l’Atc svolge un censimento ogni due anni, così come è evidente che le variazioni non possono essere segnalate solo in occasione del censimento, ma, come prevede il regolamento regionale, devono essere tempestivamente comunicate nel momento in cui avvengono. Cosa che la deputata del M5s ha evidentemente dimenticato di fare, sia in occasione del primo scatto reddituale sia dell’ultimo conseguente alla elezione in Parlamento.

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