ECONOMIA DOMESTICA

Piemontesi gran risparmiatori

Più della metà della popolazione accantona una parte del proprio reddito, tre punti in più rispetto alla media nazionale. Una prudenza che si conferma anche ora che aumenta l'ottimismo

Fedeli all’etichetta di bogianen, i piemontesi si confermano gran risparmiatori. Una propensione significativamente superiore alla media italiana. In Piemonte più della metà della popolazione destina (50,8%) accantona periodicamente una parte del proprio stipendio in fondi, libretti o altri strumenti finanziari, a fronte del 47,3% dell’intero Paese. Tra coloro che risparmiano, poco più della metà (50,3%) sostiene di averlo fatto con un’intenzione precisa, cioè con un obiettivo pianificato. La prerogativa del risparmiatore piemontese è di accantonare i capitali per fronteggiare eventi imprevisti (50,5%) e per la pensione (21% contro 11,5% del 2017). I dati sono nell’indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani presentata da Intesa Sanpaolo Centro Einaudi a Torino. Cresce la quota di reddito destinata al risparmio: nell’indagine del 2017 era pari all'11,9% del reddito, mentre nell’ultimo anno in media il risparmiatore piemontese mette da parte il 12,3%. Tra le spiegazioni plausibili di questa tendenza anche l'assenza in Piemonte di ricadute sui risparmiatori degli scandali bancari che hanno colpito i cittadini di altre importanti regioni, come Toscana, Veneto, Marche. E quindi una maggiore fiducia negli istituti di credito.

La stragrande maggioranza (il 94,5%) del campione piemontese dichiara di essere stato completamente indipendente dal punto di vista finanziario nell’anno appena trascorso. Continua anche ad aumentare la percentuale di coloro che ritengono di avere un reddito adeguato al proprio sostentamento, passata dal 60,9% al 67,4% e si osserva un moderato ottimismo relativamente a quella che sarà la propria condizione reddituale in età pensionabile. Insomma, la sensazione diffusa nonostante le difficoltà, è che il peggio possa essere alle spalle, ma nonostante questo la propensione al risparmio, simbolo di prudenza e parsimonia, resta una peculiarità dei piemontesi.

Il numero di intervistati in Piemonte che ha sottoscritto un fondo pensione, un piano integrativo pensionistico o una forma assicurativa di tipo pensionistico è del 13,4% a fronte del 15,2% in Italia. Leggermente in crescita la percentuale di coloro che scelgono di depositare i propri risparmi esclusivamente in banca (89,1% in Piemonte contro 79,1% in Italia) L’acquisto di immobili si conferma un investimento soddisfacente per la quasi totalità delle famiglie piemontesi che hanno una casa di proprietà, un investimento sicuro e un modo per lasciare un’eredità ai figli.

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