Tav: raid davanti cantiere Chiomonte, tre No Tav condannati 

Tre attivisti No Tav sono stati condannati a un anno e quattro mesi di carcere oggi a Torino per una iniziativa contro il cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa. I fatti risalgono alla sera dell'8 dicembre 2017, quando alcune centinaia di manifestanti diedero vita a una "battitura" delle recinzioni e un piccolo gruppo lanciò razzi e fuochi artificiali. La difesa ha parlato di gesto simbolico di portata modesta, ma il pm Antonio Rinaudo ha detto che "per me fu un attacco strutturato" interrotto "solo dalla reazione delle forze dell'ordine che presidiavano il cantiere". Furono anche eseguiti dei fermi. Nel fascicolo processuale è stata inclusa ("per errore", come è stato spiegato all'Ansa) una annotazione del capo della Digos, Carlo Ambra, al procuratore Armando Spataro. Il magistrato aveva chiesto al dirigente un resoconto - a uso interno - su un episodio: durante gli incidenti al cantiere, Ambra fu contattato da un pubblico ministero della procura (per avere le informazioni necessarie all'apertura del procedimento penale) diverso da quello che risultava essere di turno. 

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