CORPI INTERMEDI

Confindustria alza la voce,
mentre la politica balbetta

L'amara constatazione del sindacalista Chiarle: "Deve arrivare il vertice nazionale degli imprenditori per dire Sì alla Tav e incalzare su investimenti e occupazione". L'occasione della messa in sicurezza delle infrastrutture

“È triste, per il futuro del nostro territorio, constatare che deve arrivare Confindustria nazionale con il suo presidente, per dire Sì alla Tav e la politica e le forze sociali balbettino su un tema così importante. La tragedia di Genova ha posto un problema: le infrastrutture insicure sono un’occasione per rilanciare una politica ambientale più efficace fatta di investimenti a cui abbinare la sicurezza sul lavoro, del lavoro e la sicurezza per i cittadini”. Lo afferma Claudio Chiarle, segretario generale della Fim Cisl Torino e Canavese. “Un grande Piano di investimenti sulla manutenzione delle infrastrutture, pensate a tutto l’acciaio che occorrerà per rifare il ponte Morandi, oltre ad avere il coraggio di dire che bisogna completare le grandi opere, sono una parte - osserva Chiarle - del possibile disegno di prospettiva per il rilancio economico e industriale del nostro territorio. L’occupazione non si difende dividendo per due un posto di lavoro che esiste già ma creandone un secondo; questa è crescita, la prima ricetta è invece difendere l’esistente che si ridurrà sempre più”.

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