GEOGRAFIA POLITICA

Referendum Vco, la Regione in campo contro la secessione

Chiamparino, Reschigna e Parigi in missione a Verbania per incontrare gli stakeholder del territorio. La Provincia scrive ai sindaci e si assume l'onere finanziario della consultazione

A un mese dal referendum nel Vco per il trasloco della provincia dal Piemonte alla Lombardia, i vertici della Regione corrono ai ripari. Sabato Sergio Chiamparino, il suo vice Aldo Reschigna – eletto proprio in quel collegio – e l’assessora a Cultura e Turismo Antonella Parigi saranno a Verbania per illustrare tutto quanto è stato fatto e soprattutto i progetti in cantiere per convincere gli amministratori locali, sindacati e imprese a non sostenere la “secessione” voluta dagli esponenti della Lega locale, a partire dall’ex parlamentare Valter Zanetta.

La consultazione popolare si farà: la Provincia, con una lettera indirizzata a tutti i Comuni, si è assunta l’onere delle spese (circa 400mila euro) anche se non è ancora chiaro a chi spetti anticipare le risorse necessarie. Resta una certa freddezza tra i cittadini per un tema che non pare scaldare i cuori. Il Pd – che amministra la maggior parte dei municipi – si è schierato compatto per il No al trasferimento in Lombardia. Venerdì prossimo si svolgerà un altro incontro, a Omegna, cui oltre a Reschigna, parteciperà anche il deputato dem Enrico Borghi. Insomma, seppur in zona Cesarini il Pd si muove e lo fa rivendicando gli obiettivi raggiunti, ma anche mettendo in guardia sui rischi di quello che molti considerano un salto nel buio. “Noi non condividiamo la modalità e la sostanza di questa proposta, pur rispettando i cittadini che hanno raccolto le firme – afferma Borghi –. Mi pare una soluzione fuorviante rispetto ai veri problemi del territorio”. Lui andrà a votare e sceglierà il No, altri resteranno a casa.

Perché la consultazione sia valida è necessario che si rechino alle urne il 50 per cento più uno degli elettori, ma perché il Sì risulti vincente avrà bisogno di ottenere la metà più uno dei voti rispetto alla platea totale degli elettori. Un risultato tutt’altro che scontato. E poi, trattandosi di referendum consultivo, bisognerà vedere come si comporteranno i Consigli delle due regioni interessate.

Intanto, se da una parte la Lega del Vco già si sente lombarda, dall’altra fa circolare insistentemente la voce che il sindaco di Borgomezzavalle, Alberto Preioni, leghista doc, sarà il prossimo assessore alla Montagna di una eventuale giunta di centrodestra in Regione Piemonte.

Tra i provvedimenti che verranno rivendicati da Chiamparino e dal suo braccio destro, Reschigna, c’è prima di tutto il nuovo ospedale di Ornavasso, realizzato con investimenti statali ma attraverso risorse di pertinenza regionale. Come a dire: se il Vco diventa lombardo addio ospedale. Sessanta milioni (25 arrivano dal Cipe e 35 da Anas) saranno utilizzati, invece, per la messa in sicurezza della Statale 34 del Lago Maggiore e altri 70 milioni per gli ultimi cinque chilometri della 337, un collegamento molto frequentato da turisti e frontalieri. “Non è vero che questa provincia è stata dimenticata dalle istituzioni, anzi in questi anni sono stati avviati investimenti importanti per rilanciarla” afferma Borghi. Bisognerà capire se la pensano così anche i suoi cittadini.

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