PALAZZO LASCARIS

Palestre della salute, Laus contro tutti

Il Consiglio regionale affossa la legge promossa dal suo ex presidente, oggi senatore. "Colpa dell'ostruzionismo grillino". Ma lui non vuole sentire ragioni: "Maggioranza e opposizioni ne risponderanno"

Si è sentito scaricato Mauro Laus. Dai suoi stessi compagni di partito prima ancora che dalle opposizioni in Consiglio regionale. Dopo il lungo e ostinato ostruzionismo del Movimento 5 stelle la proposta di legge promossa dall’ex presidente di Palazzo Lascaris sulle cosiddette "Palestre della Salute" è stata ritirata per iniziativa dello gruppo Pd che si è impegnato a presentare sul tema un atto d’indirizzo in aula, rimandando ogni decisione alla prossima legislatura.

Il testo, condiviso con l’ambiente sanitario e con tutti i partecipanti agli Stati Generali dello Sport istituiti proprio da Laus prima di essere eletto in Senato e di abbandonare il Consiglio, prevedeva la nascita in Piemonte di strutture in cui praticare attività fisica su prescrizione del medico di base. L’intento è quello di istituire dei percorsi di salute per prevenire alcune tra le patologie più diffuse come il diabete e le malattie cardiovascolari. L’ostruzionismo dei grillini, che tradisce un pregiudizio sul proponente più che sul merito del provvedimento, ha portato la maggioranza a gettare la spugna evitando di trasformare le palestre della salute in un ring.

Di qui la rabbia di Laus che punta il dito proprio contro chi, a suo parere, si sarebbe dovuto battere per ottenere l’approvazione della legge: «Se non ci sarà un ripensamento su questa inversione a “U” si avranno, per quanto mi riguarda, pesanti ripercussioni sulle prossime elezioni regionali – ammonisce –. La maggioranza tenga fede agli impegni politici presi e non se li rimangi solo perché il primo firmatario oggi è Senatore e non consigliere». La tesi dell’ex presidente di Palazzo Lascaris è semplice: «Quando non passa una legge la responsabilità è della maggioranza non dell’opposizione».

Il provvedimento era stato bloccato in commissione una prima volta a dicembre dello scorso anno, già allora per le manovre ostruzionistiche dei pentastellate e quando il presidente Daniele Valle lo ha sottoposto nuovamente all’esame dei commissari il copione si è ripetuto tale quale. Laus però non vuole sentire ragioni: «Le forze politiche di  opposizione e maggioranza dovranno rispondere ai territori, al mondo sanitario e sportivo, da sempre al fianco di questa proposta, anche delle mancate ricadute occupazionali che ci saranno».

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