COMUNE DI TORINO

Nuova Ztl, il fronte del No medita il referendum

Protestano commercianti e residenti contro il progetto della giunta Appendino di estendere gli orari della zona a traffico limitato. "Amministrazione sorda di fronte alle nostre richieste"

Una protesta per il prolungamento della Ztl in città “e il pedaggio per entrarvi” che non si ferma e che è pronta ad arrivare anche allo strumento del referendum. È stata presentata oggi in Comune, nel “Diritto di tribuna”, la petizione promossa da commercianti e residenti con 6.409 firme certificate su oltre 8.200 raccolte. Prima firmataria Monica Martinelli, presidente della Associazione Commercianti di via San Francesco d’Assisi, che parla di un “rischio desertificazione del centro e conseguenze drammatiche per i negozianti. Inoltre - aggiunge - se per entrare in Ztl basterà pagare allora cade anche la motivazione ambientale, anche perché chiudere la Ztl aumenta il traffico e quindi l’inquinamento nelle vie limitrofe”. Per il promotore del Comitato Spontaneo No Ztl prolungata, Alberto De Reviziis, “l’amministrazione continua a percorrere una strada ideologica e io chiedo alla giunta di smetterla di essere sorda e di ascoltare i cittadini. Per me la Ztl o rimane così o va eliminata del tutto”. I manifestanti hanno tenuto un presidio sotto il Comune durante la presentazione della petizione.

Il progetto messo in campo dalla giunta di Chiara Appendino e studiato nei dettagli dall'assessora ai Trasporti Maria Lapietra, prevede innanzitutto il cambio degli orari della nuova zona a traffico limitato: non più dalle 7,30 alle 10,30 ma come minimo dalle 7,30 alle 19,30, anche se la giunta Cinquestelle vorrebbe estenderla sulle 24 ore. E per entrare chi non è residente o non ha un permesso dovrà pagare: un fisso di 4 o 5 euro, con riduzioni per i veicoli a basse emissioni (per quelli elettrici sarà probabilmente gratuita) in cambio di due o tre ore di sosta gratuita sulle strisce blu o nei parcheggi in struttura. 

Ogni giorno, durante i feriali, tra le 7,30 e le 19,30 (quando bisogna pagare la sosta), in centro entrano in media 75mila veicoli: 11.500 appartengono ai residenti, altri 21 mila hanno un permesso. Ne restano 42.500, privi di permesso, che entrano dopo le 10,30: circa 6 mila parcheggiano sulle strisce blu e sostano in media un’ora e mezza; altri 5mila optano per i parcheggi sotterranei che hanno un tempo di permanenza medio di tre ore. Restano esclusi dal conto 31.500 veicoli: un grande calderone dentro cui s’annida chi sosta sulle strisce blu senza pagare, chi si ferma in doppia fila ma soprattutto chi lo attraversa senza fermarsi. In ogni caso, chi in centro porta solo caos. La nuova Ztl nasce anche con lo scopo di eliminare il maggior numero possibile di questi 31.500 mezzi dal centro. Oppure renderli “produttivi”: invogliarli a entrare e fermarsi. Il nuovo modello ha ricevuto il via libera del ministero dei Trasporti.

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